“Sicilia si avvia alla fase due e mezzo, Bertolaso al lavoro per un euro”

Musumeci presenta protocollo per i turisti: "Pronti a tornare indietro". L'ex capo della protezione civile: "Temo problemi dal prossimo autunno" VIDEO


“Bertolaso ha accettato l’incarico col compenso di un euro. Ci ha aiutato a redigere un protocollo per ripartire in sicurezza. Per non gravare la Regione di spese ha usato la sua barca come alloggio”.
Lo ha detto il governatore siciliano Nello Musumeci illustrando l’incarico dato all’ex capo della Protezione Civile nel corso della conferenza stampa in cui è stato presentato il programma “Sicilia si cura” , piano con cui il governo intende disciplinare la fase del ritorno alla mobilità nell’isola e l’apertura al turismo.
“Ci avviamo alla fase due e mezzo. Una fase – ha spiegato Musumeci – in cui dobbiamo e vogliamo coniugare prudenza e rilancio. Abbiamo creato un Dipartimento che mette insieme personale dei dipartimenti Attività produttive Turismo e Salute e abbiamo dato il via a un protocollo per ripartire in sicurezza”.
“Riapriamo senza dovere pensare al peggio – ha proseguito il governatore – ma siamo pronti a intervenire se il peggio dovesse presentarsi. Riteniamo che il turista debba venire in Sicilia accompagnato da un soggetto invisibile e assolutamente discreto in questa sua presenza nell’Isola. Non prevediamo sanzioni. Siamo certo che i turisti collaboreranno. Il turista è il primo ad avere interesse all’uso dell’app. Contiamo sul senso di responsabilità delle persone”.
Il protocollo studiato dai Dipartimenti alla Sanità, al Turismo e alle Attività produttive prevede che dal 5 giugno sarà operativo in Sicilia il sito siciliasicura.com e sarà disponibile anche una app per i cellulari. Ci si registrerà tramite un modulo nel quale bisogna indicare quando si ritiene di raggiungere la regione. Chi arriva nell’isola sarà invitato a collegarsi alla applicazione e fornire informazioni sul suo stato di salute, “indispensabile per avere una sorta di pretriage per quelli che arrivano in Sicilia”, ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, presentando il protocollo.
“L’applicazione invierà un messaggio giornaliero con l’invito a mandare un aggiornamento sul proprio stato di salute. Sarà allestito anche un doppio call center in italiano e inglese con la funzione di mettere nella disponibilità di chi arriva in Sicilia dei consigli di ordine sanitario e per gli operatori di gestire la fase in questione. Il turista troverà il sistema sanitario ad accoglierlo e non a controllarlo”, ha sottolineato Manlio Messina, assessore al turismo della Regione siciliana.
La app Siciliasicura “potrebbe essere una prova o un esperimento anche per altre regioni”, ha detto Guido Bertolaso. “All’inizio – ha spiegato – l’app era pensata per poche persone e adesso è finalizzata a tutti coloro che vorranno venire a trovare la Sicilia. Questa app è stata modificata da 30 mila utenti il 27 maggio a quelli che potrebbero essere 3 o 4 milioni di utenti nei primi di luglio. Un lavoro di infrastruttura estremamente complicato al quale stiamo lavorando. Ci sarà una attività di monitoraggio dettagliata perché lo scopo dell’app non è solo ospitare in tranquillità i turisti ma anche rassicurare i siciliani”.
Piena operatività dal primo di luglio, secondo Bertolaso: “Da oggi al primo di luglio questa app crescerà e si organizzerà, faremo delle simulazioni e testeremo se il sistema funziona”. “Temo che dal prossimo autunno ci siano grossi problemi di carattere sanitario non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo. Le istituzioni devono prepararsi per scenari negativi che ci possono essere dal prossimo autunno – inverno”, ha aggiunto l’ex capo della Protezione Civile.

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