Salvini in Sicilia tra Musumeci, De Luca e la contestazione delle Sardine

Il leader della Lega nel Palermitano: "Io e il governatore ci messaggiamo, per Cateno presidente della Regione è presto"

PALERMO – “Non vedrò Musumeci, non posso incontrare tutti, con il governatore ci messaggiamo di frequente e c’è una buona condivisione di quello che fatto durante il lockdown: per questo lo ringrazio”. Matteo Salvini sbarca in Sicilia, ma senza vedere il governatore.
A Bagheria per l’arrivo dell’ex ministro scatta la contestazione delle Sardine. “La Sicilia non si lega”, “Slega la Sicilia”, “Salvini giù le mani dalla Sicilia”: sono alcune delle scritte negli striscioni. Tutto comunque a distanza, mentre il leader del Carroccio incontra i giornalisti a Villa Ramacca.
“Sono arrivato in Sicilia mentre era in corso una importante operazione giudiziaria legata alle Ong e al traffico della prostituzione. È la dimostrazione che i barconi sono organizzati. Prima torniamo a chiudere i porti meglio è, soprattutto per queste ragazze”, afferma il leader della Lega.
“Cateno De Luca nostro candidato alle regionali in Sicilia? Dai, quanti anni mancano ancora… È vero che durante il lockdown ho messaggiato più volte con lui e gli ho dato la mia solidarietà quando ha ricevuto attacchi. Non so se oggi vi sarà un incontro, mai dire mai”, dice Salvini ai giornalisti.
Quindi l’incontro con una delegazione di pescatori della marineria di Santa Flavia: “Quote tonno e spada stanno uccidendo la nostra pesca. Ci batteremo in Parlamento e in Europa perché si torni all’alternanza degli atti di pesca: quindi sistema quote zero, come accadde per il latte”.

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