Catania, 13enne impiegato nella ristrutturazione di una casa occupata

Una donna si era impossessata di un immobile del Comune a Librino: denunciati due pregiudicati

CATANIA – Agenti del commissariato di Librino hanno denunciato due persone che avevano avviato una attività illegale di raccolta di rifiuti speciali pericolosi in un immobile di proprietà del Comune di Catania. Sul posto la polizia ha trovato anche tre operai impiegati in ‘nero’, compreso un tredicenne. I due denunciati, è emerso dalle indagini, sono pregiudicati e appartengono a un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza.
Sono stati indagati in stato di libertà gestione non autorizzata di rifiuti speciali e impiego di minorenne in età lavorativa non consentita, con l’aggravante di averlo impiegato in un lavoro pericoloso, senza sistemi di protezione individuale e in un luogo insalubre. E’ stato eseguito anche il sequestro penale preventivo dell’immobile e di circa 2.000 chili di materiale inquinante. Nello stesso rione la polizia ha denunciato la convivente di una persona agli arresti domiciliari per gestione illegale di rifiuti speciali e invasione di edificio pubblico.
Secondo l’accusa, la donna, percettrice di reddito di cittadinanza, si è impossessata di una casa di proprietà del Comune di Catania, e, senza autorizzazione, ha eseguito importanti lavori edili smaltendo in modo illegale i rifiuti derivanti dalla ristrutturazione. L’immobile è stato sequestrato e affidato al responsabile del Patrimonio del Comune di Catania, giunto sul posto.
Nel sito protetto Oasi del Simeto agenti del commissariato Librino hanno denunciato il custode di un villaggio per gestione illegale di rifiuti speciali pericolosi, invasione di terreni pubblici e deterioramento di habitat protetto. Incaricato di ripulire l’arenile in vista della stagione balneare, ha raccolto e accatastato sul terreno rifiuti di ogni genere creando una ‘collina/discarica’, con circa 11 mila chili di rifiuti speciali. Sequestrati anche 26 raccoglitori di spazzatura di proprietà di un’azienda di Pordenone che ne ha denunciato il furto.

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