Asp Ragusa, premio di 1 euro per infermieri

Per il personale impegnato nell'emergenza Covid l'indennità per ogni turno passa da 4,13 a 5,16 euro

RAGUSA – La prevista indennità di 4,13 euro per ogni turno passa a 5,16 euro. E’ il “generoso” premio per gli infermieri dei servizi d’emergenza del Covid-19 deciso dalla direzione dell’Asp di Ragusa a favore degli operatori dell’ospedale Maggiore di Modica, individuato quale hub di riferimento, con posti letto Covid-19.
“L’indennità di 4,13 euro a turno già percepita dagli operatori del reparto di malattie Infettive o di servizi equipollenti, è sostituita da quella di migliore favore di 5,16 euro, da estendere a tutto il personale, inclusi gli operatori delle tende pre-triage”, recita l’atto.
“Abbiamo riconosciuto un adeguamento contrattuale per l’indennità di turno per le malattie infettive, nella misura prevista dal vigente contratto, aderendo a una proposta presentata dalle organizzazioni sindacali”, ha detto il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò.
“È ovvio – aggiunge – che, secondo le direttive impartite dalla Regione Siciliana, saranno erogate ulteriori somme al personale, al quale, inoltre, sono state riconosciute, ove necessario, il numero di ore lavorate per i turni aggiuntivi. Ragusa è la provincia con il minor numero di casi in Sicilia e tra quelle con meno in Italia, non ha certo lesinato risorse nei confronti del personale, nel rispetto dei contratti e della normativa”.
“Crediamo che l’Asp Ragusa vari provvedimenti migliorativi e più dignitosi per gli operatori ospedalieri, siano essi di ruolo o incaricati, che non hanno fatto mancare il loro impegno in questi difficili frangenti dell’emergenza per il Covid 10”, ha invece commentato il segretario provinciale della Funzione Pubblica della Cgil Nunzio Fernandez e il segretario provinciale della Fp Sanità Duilio Assennato.
“La Cgil – affermano Fernandez e Assennato  unitamente a Uil-Fpl e Fsi-Usae – ha proposto all’Asp 7 una ripartizione più articolata di indennità al personale più esposto a rischio Covid, senza dimenticare il personale amministrativo dedicato al front office, tenendo conto delle preannunciate risorse aggiuntive per il personale sanitario da parte del governo nazionale, integrati da eventuali risparmi nei capitoli di spesa aziendali. I primi segnali alle nostre proposte da parte dell’Asp sembravano positivi e si pensava fossero preludio a un confronto migliorativo programmato ‘ad hoc’. Ciò non è avvenuto, riducendo al minimo risorse e beneficiari”.
“Il nostro auspicio – concludono i sindacalisti – è che l’Asp ci possa ripensare e che ‘a posteriori’, in un clima più sereno, si possano rivedere certe disposizioni che prestano il fianco ad attacchi anonimi forse suggeriti da rabbia e concitazione”.

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