Lega Pro: si riparte?

Possibile la sola disputa di play off e play out a partire dal 28 giugno, ma il ministro Spadafora precisa: "Si ricomincia solo se si rispetta il protocollo"

Il consiglio direttivo della Lega Pro si è riunito alla presenza del presidente Federale, Gabriele Gravina.
Nel suo intervento Gravina da un lato ha puntualizzato gli interventi della Federazione a sostegno delle società di Lega Pro e dei loro tesserati, dall’altro ha delineato il percorso tracciato dal consiglio federale con la delibera 196/A dello scorso 20 maggio ai fini della ripresa del campionati delle Leghe professionistiche.
Una delibera quanto mai attuale dopo che il ministro Spadafora ha annunciato che dal prossimo 20 giugno sarà possibile riprendere i campionati. A tal proposito il presidente Figc nell’evidenziare la portata interpretativa dell’art. 218 del Decreto Rilancio che consente alla Federazione di adottare “anche in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento sportivo provvedimenti relativi alla prosecuzione e alla conclusione dei campionati professionistici e dilettantistici” ma non di attuare la riforma dei campionati, ha ribadito l’esigenza di ripensare al format dei campionati già dalla stagione sportiva 2021/2022 in un’ottica di sistema all’interno del quale la Lega Pro vedrà valorizzato il proprio fondamentale ruolo di formatrice di giovani talenti.
I consiglieri, dopo aver ringraziato il presidente per la disponibilità dimostrata, si sono confrontati relativamente alle modalità di applicazione per la Lega Pro della delibera 196/A del 20 maggio.
Si ipotizza la sola disputa di play off e play out a partire dal 28 giugno, previo avallo del decisivo consiglio Figc in programma l’8 giugno, ma a Tg2 Post il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha precisato:”Anche da parte della Lega Serie B e della Lega Pro c’è disponibilità ad accettare il protocollo preparato dalla Federcalcio, come deve essere necessariamente. La Lega Pro ha manifestato alcune difficoltà di gestione e a livello di risorse economiche per l’attuazione del protocollo, ma ora tutto questo è sotto la responsabilità della Figc. Di certo per ripartire bisognerà rispettare i protocolli, vale per tutti”.

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