“Aiuto, mia figlia soggiogata dal compagno”

Catania. Grazie alla telefonata della madre all'ufficio Stalking della questura la donna è riuscita a scappare da casa e a mettersi in salvo

CATANIA – Il polizia di Catania ha tratto in salvo una donna che era stata soggiogata dal suo convivente e costretta a interrompere ogni rapporto con i propri cari. Una telefonata arrivata all’ufficio Stalking della questura da una provincia diversa (che per riservatezza e il proseguo delle indagini non viene indicata), ha segnalato una situazione di potenziale pericolo in cui si trovava una donna.
Al telefono la madre della vittima, ha riferito che da qualche giorno aveva perso i contatti con la figlia che qualche mese prima era andata a convivere con un uomo a Catania. Ha aggiunto, inoltre, che la figlia si trovava in pericolo essendo stata soggiogata psicologicamente dal suo convivente, fornendo agli investigatori le poche notizie che aveva.
Subito, il personale dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili, in gran parte composto da donne, ha iniziato una certosina indagine per individuare la località in cui potesse trovarsi la donna, contattandola anche sulla sua utenza telefonica. Così, sono riusciti a comunicare con lei informandola che la polizia la stava cercando per aiutarla.
Il fatto di aver sentito una voce femminile amica, ha sbloccato la donna, così come lei stessa ha poi raccontato negli uffici di polizia, incoraggiandola a liberarsi dal controllo ossessivo del suo convivente facendola fuggire dall’appartamentino in cui la coppia viveva, approfittando di una momentanea distrazione dell’uomo.
La donna, sempre in contatto telefonico con un’operatrice di polizia che la invitava a stare calma e a vincere la paura, una volta fuggita, è stata rintracciata e messa in sicurezza.

scroll to top