Scarcerato per il Covid ospita amico in casa

Paternò: il 41enne Rosario Furnari torna in cella a Catania. A Grammichele un 57enne ai domiciliari a spasso in strada: arrestato

Due arresti dei carabinieri in provincia di Catania. A Paternò, in esecuzione di un ordine di aggravamento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte di Appello di Catania, i carabinieri hanno arrestato il 41enne Rosario Furnari (nella foto a sinistra).
L’uomo, che è ritenuto appartenente al gruppo mafioso Alleruzzo-Assinnata, attivo nel comune di Paternò e considerato articolazione della famiglia catanese Santapaola-Ercolano, era stato scarcerato per motivi di salute e sottoposto alla detenzione domiciliare in ottemperanza delle disposizioni conseguenti all’epidemia da coronavirus.
Furnari, però, in occasione di un controllo effettuato a casa sua il 21 maggio scorso, è stato trovato in compagnia di una persona non facente parte del suo nucleo familiare, così, l’adozione del provvedimento a seguito del quale è stato portato nel carcere di Catania Bicocca.
A Grammichele, i militari hanno arrestato il 57enne Giuseppe Taccetta (nella foto a destra) per evasione. L’uomo, dopo aver chiamato un’ambulanza per asseriti malori e aver rifiutato il trasporto in ospedale per un controllo, ha pensato bene di evadere dalla sua monotonia andando in giro per circa 2 ore.
Purtroppo per lui i militari lo avevano invano cercato a casa proprio in quel lasso di tempo. Così è stato nuovamente arrestato per evasione e risottoposto agli arresti domiciliari.

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