Niscemi, uccide moglie col tagliacarte

La 66enne Giuseppa Pardo colpita alla gola e trovata in un lago di sangue. Il ventilato ricorso a un Tso possibile movente di Vincenzo Buccheri

NISCEMI (CALTANISSETTA) – Femminicidio, stamani, poco dopo le 8, a Niscemi, un comune agricolo di 26 mila abitanti a 80 km da Caltanissetta. La vittima è Giuseppa Pardo, una casalinga di 66 anni. A ucciderla, con un colpo di tagliacarte alla gola, è stato il marito, Vincenzo Buccheri, di 67 anni, pensionato, ex venditore ambulante, che subito dopo si è costituito nella locale caserma dei carabinieri. Negli ultimi tempi pare che Vincenzo Buccheri abbia manifestato i segni preoccupanti di seri disturbi mentali.
“Ho ucciso mia moglie, sono qui per costituirmi”, ha detto Buccheri presentandosi alla caserma dei carabinieri. L’uomo non ha manifestato alcuna emozione ed è apparso tranquillo. I militari, coordinati dal colonnello Ivan Borracchia, si sono subito recati in casa dei due coniugi dove hanno trovato il cadavere della donna in un lago di sangue.
L’uxoricida si trova in questo momento in stato di fermo nella caserma dei carabinieri, a disposizione del sostituto procuratore di Gela Mario Calabrese. La famiglia Buccheri ha sempre goduto di grande stima in paese, per la serietà dei genitori e per l’impegno professionale e sociale dei due figli: un maschio, vigile urbano a Niscemi, e una femmina, che insegna in Lombardia dove vive col marito, agente di polizia penitenziaria.
Il rifiuto di cure per i suoi disturbi mentali e il ventilato, possibile, ricorso al Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) potrebbero essere le cause scatenanti della violenza omicida. E’ questa una delle ipotesi che i carabinieri di Niscemi e di Gela avanzano sul movente del femminicidio, anche se finora non c’è alcuna conferma ufficiale.
Il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, in proposito, ha detto: “Proprio stamattina mi hanno riferito che recentemente c’è stato un episodio di collera sedato dal personale di un’ambulanza e dalle forze dell’ordine intervenuti sul posto dai quali sarebbe arrivata una richiesta ai medici competenti di sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio. Ma poi non l’hanno fatto. A me non è arrivato mai nulla da firmare”.
Poi il sindaco ha voluto soffermarsi sul grave fatto di sangue di oggi. “E’ molto doloroso che sia accaduto un fatto del genere nella nostra comunità già provata da difficoltà e da particolari emergenze. Il fatto poi che si tratti di un femminicidio rende tutto più amaro e mi rattrista particolarmente”.

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