Librino, rivolta popolare contro la polizia: “Questo controllo è una fangata”

Catania: pregiudicato e famiglia fermati insultano gli agenti, dai balconi i residenti lanciano pietre. In città eccezionale spiegamento di forze per Pasqua VIDEO

CATANIA – Pasqua intensissima per gli uomini della polizia a Catania: sin dallo scoccare della mezzanotte, infatti, sono scattati i servizi predisposti dal questore di Catania Mario Della Cioppa per il contenimento del contagio da coronavirus.

Volanti, pattuglie dei commissariati, equipaggi del Reparto prevenzione crimine Sicilia orientale, degli uffici interni della questura, della squadra mobile, della Digos, della polizia stradale, le squadre del Gabinetto regionale di polizia scientifica e del X Reparto mobile: uomini e donne sono scesi in strada per vigilare e fare in modo che nessuno eluda le restrizioni.

I numeri (mille uomini) sono forse i più alti visti fino a oggi per un servizio di controllo del territorio. “Ma la posta in gioco è alta – dice la questura – e, con la certezza che ogni cittadino catanese lo comprenda, nulla può essere tralasciato. La polizia intende augurare buona Pasqua a tutta la cittadinanza. Anche in questa Pasqua blindata. Che sia l’unica dipende da ognuno di noi”.

Tra i tanti controlli di questi giorni a Catania spicca quello effettuato in viale Grimaldi 18, a Librino, dove gli agenti hanno notato un’auto il cui conducente, il 39enne pluripregiudicato T. G. L., si trovava a bordo con la figlia minore e la moglie, e guidava senza essere titolare di patente di guida per non averla mai conseguita e con il mezzo privo di copertura assicurativa.
Sono scattate multe per un totale di 8.300 euro. Durante le fasi del controllo T. G. L. ha inveito ripetutamente nei confronti dei poliziotti con gravi minacce di morte e offese, perché il sequestro della macchina a suo dire sarebbe stato una “fangata da parte della polizia”.
Non solo: portato a bordo della volante, il pregiudicato ha provato con la forza fisica a uscire, urtando con lo sportello i poliziotti e dando calci all’auto.
Anche la moglie e la figlia minorenne hanno insultato gli agenti. E molte persone residenti in viale Grimaldi, affacciate dai balconi, hanno contestato i poliziotti lanciando pietre al loro indirizzo e rivolgendo offese varie.

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