Maturità senza mascherina e asili da aprire

Esami a distanza di sicurezza tra candidati e commissari, al vaglio la ripresa sperimentale dell'attività di nidi e materne

ROMA – Maturità senza mascherina a patto di tenere una distanza di 4-5 metri tra candidati, cinque al giorno, e commissari. E un piano per la riapertura sperimentale di asili e nidi.
La ministra all’Istruzione Lucia Azzolina delinea gli ultimi importanti dettagli per l’esame di Stato nell’era Covid e intanto lavora per riaprire le scuole ai più piccoli, provvedimento atteso da quei genitori che nella Fase 2 dovranno andare al lavoro.
Così dopo i nuovi particolari su come si svolgerà quest’anno l’esame di maturità – in attesa dell’ordinanza, attesa per la prossima settimana – la ministra ha anche dato corpo alle ipotesi di cui aveva parlato poco prima il premier Conte che nell’informativa alla Camera si era soffermato sulla “possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e di scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludiche e ricreative destinate ai nostri bambini”.
Azzolina ha spiegato che si sta lavorando – con altri ministri e con gli Enti locali – per dare risposte ai genitori dei bambini più piccoli, già dalle prossime settimane, prevedendo “sicuramente piccoli gruppi” e mettendo a disposizione cortili, palestre e locali delle scuole nei mesi in cui queste saranno chiuse per le vacanze estive, non per la attività didattiche ma per allestire dei centri estivi in cui sarà coinvolto non il personale scolastico ma quello del terzo settore.
I bambini accolti saranno presumibilmente divisi in gruppi più piccoli per facilitare il mantenimento della distanza, saranno affidati sempre allo stesso educatore, non sarà possibile portare giocattoli o pasti da fuori e le attività si svolgeranno il più possibile all’esterno.
La ministra Azzolina ha poi assicurato che si farà il possibile per tornare in classe a settembre ma ha ammesso che gli scenari in campo sono tre: quello in cui appunto si rientrerà, quello in cui il virus sarà presente ma in forma meno aggressiva – e quindi si faranno lezioni in presenza, in piccoli gruppi, e a distanza – e il terzo, quello con un coronavirus molto aggressivo con un non rientro in classe come oggi.
“Ma a settembre bisogna tornare – ha scandito – noi non vediamo l’ora di sentire nuovamente suonare la campanella. Per me è un profondo dolore avere le scuole chiuse”. Per il rientro a settembre ma anche per la maturità si dovranno stilare dei protocolli per la sicurezza con i sindacati, amareggiati per non essere stati coinvolti nelle decisioni riguardanti l’esame di Stato.
Ribadendo che verrà dato maggiore peso al curriculum scolastico dello studente (si partirà da 60 punti al massimo, l’orale avrà un valore di 40 punti) e che si partirà da un argomento scelto insieme al docente, la ministra si è augurata che non vi siano bocciati: “Starà ai ragazzi evitare di essere respinti, è possibile esserlo ma spero che bocciati non ve ne siano, hanno mostrato grande maturità in questo periodo, sarebbe aver buttato un anno della loro vita se lo fossero”, ha concluso.

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