In Sicilia meno ricoveri e più guariti

Coronavirus: 55 nuovi casi. Morti un 29enne messinese con gravi patologie e un'anziana che era in casa di riposo a Canicattini Bagni. Contagiati 6 operatori dell'ospedale di Mussomeli. A Ragusa positivo bimbo di 4 anni. Italia: +420 decessi, ma -321 malati. Molte zone rosse chiuse a breve

Sempre meno ricoveri e sempre più guariti. Questo il quadro dell’emergenza coronavirus in Sicilia, aggiornato alle 17 di oggi (venerdì 24 aprile).

Dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 65.165 (+3.015 rispetto a ieri), su 63.626 persone: di queste sono risultate positive 2.981 (+55), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.320 (+19), 443 sono guarite (+31) e 218 decedute (+5).
Degli attuali 2.320 positivi, 493 pazienti (-17) sono ricoverati – di cui 32 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.827 (+36) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta 119 (18, 19, 10); Catania 721 (93, 128, 77); Enna 316 (155, 56, 25); Messina 397 (98, 83, 45); Palermo 360 (70, 48, 27); Ragusa 71 (4, 6, 6); Siracusa 97 (49, 81, 22); Trapani 110 (6, 20, 5).

NON CE LA FA UN RAGAZZO MESSINESE. Nell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si trovava ricoverato, è deceduto un 29enne già affetto da patologie particolarmente gravi, risultato positivo al Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 45 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia.
Al contempo (i dati sono stati rilevati alle 11 di stamane) si sono registrate 5 nuove guarigioni e conseguenti dimissioni di pazienti che erano risultati affetti da Covid-19: al Policlinico di Messina 2 donne rispettivamente di 75 e 71 anni; all’ospedale di Barcellona 2 donne di 87 e 81 anni; all’ospedale Papardo di Messina una donna di 76 anni. In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 sono ora 83.
MUORE ANZIANA DI CANICATTINI BAGNI. E’ morta l’anziana 83enne di Canicattini Bagni, ricoverata all’Umberto I di Siracusa con patologie pregresse, che era ospite della Casa di riposo Madre Teresa, attualmente chiusa. L’anziana, ricostruisce il Comune di Canicattini, “era stata dimessa sotto la responsabilità dei medici che l’avevano seguita e che ne avevano certificato la totale guarigione. Successivamente ricoverata, dopo una settimana, sempre all’Umberto I, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute, era stata sottoposta a tampone risultando positiva al covid-19”.
Intanto, sono guarite le prime quattro persone rimaste contagiate. Stazionarie rimangono le condizioni degli anziani ricoverati a Noto, già risultati asintomatici, degli operatori della Casa di riposo Madre Teresa. In totale sono stati dodici gli anziani risultati positivi dall’inizio dell’emergenza.
In quarantena e in isolamento dall’inizio dell’emergenza 92 persone (in quanto facenti parte del percorso dei contatti dei positivi o perché rientrati a Canicattini Bagni da altre località e dal nord). “Questa è la fase più delicata – ha ribadito il sindaco Marilena Miceli – e dobbiamo essere più attenti e forti di prima, evitando di allargare le maglie della rete, per evitare di vanificare tutti gli sforzi e i sacrifici fatti sinora. In questo momento tutta la città piange la perdita della nostra anziana concittadina e insieme ci stringiamo al dolore dei familiari”.
MUSSOMELI, POSITIVI 6 OPERATORI DELL’OSPEDALE. Sei operatori dell’ospedale di Mussomeli sono risultati positivi al tampone per il coronavirus. L’Asp di Caltanissetta infatti aveva avviato test sierologici e tamponi su 14 pazienti ricoverati e 188 operatori sanitari dopo la morte di un’anziana di 92 anni nel reparto di Lungodegenza. Dopo i 2 pazienti risultati positivi giovedì e trasferiti al reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Elia, venerdì è arrivata notizia che lo sono anche 6 operatori.
“Completate le attività di analisi relative ai tamponi effettuati agli operatori del Presidio Ospedaliero di Mussomeli – ha detto il manager Alessandro Caltagirone – su 188 operatori a cui è stato effettuato il tampone, soltanto 6 sono risultati positivi. Il resto sono risultati negativi. I positivi afferiscono alla stessa area di Medicina/Lungodegenza che già da ieri è stata chiusa. Uno dei 6 operatori aveva già raggiunto il PO Sant’Elia nella giornata di giovedì. Gli altri 5 sono stati già avvertiti telefonicamente del risultato. Si trovano a casa in isolamento, senza alcuna sintomatologia meritevole di ricovero. Il Dipartimento di Prevenzione inizierà prontamente l’attività di indagine epidemiologica”.
ALTRI 420 MORTI IN ITALIA. Sono salite a 25.969 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 420 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 464. Il dato è stato reso noto dalla protezione civile.
Continua però, per il quinto giorno consecutivo il calo dei malati. Sono 106.527 gli attualmente positivi, 321 in meno di ieri. Sono oltre 60 mila le persone guarite: 60.498, con un incremento rispetto a ieri di 2.992. L’aumento precedente era stato di 3.033.
Più della metà delle regioni italiane fanno segnare un calo dei malati per il coronavirus. Dai dati della protezione civile emerge infatti che i pazienti attualmente positivi sono in diminuzione in 11 regioni – Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria Campania, Puglia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Calabria e Valle d’Aosta – e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Inoltre, in Basilicata non si registrano nuovi casi. In controtendenza, invece, sono ancora la Lombardia, con 495 nuovi malati in più rispetto a ieri, e il Piemonte, con 239 in più.
Attualmente sono state individuate zone rosse in “106 comuni, spesso con presenza di strutture sociosanitarie, in 9 Regioni: molte zone rosse sono in fase di chiusura nei prossimi giorni, già all’inizio della prossima settimana”, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.
CENTINAIA DI TAMPONI A BIANCAVILLA E PATERNO’. Continua l’attività di screening per Covid-19 per gli operatori degli ospedali di Biancavilla e Paternò. Al Maria Santissima Addolorata di Biancavilla sono stati eseguiti circa 200 tamponi. Sono stati refertati 124 esami, di cui 119 con esito negativo e tre positivi.
Al Santissimo Salvatore di Paternò l’attività è iniziata ieri. Nelle due giornate sono stati effettuati 160 tamponi, dei quali si attendono gli esiti nelle prossime ore. Non rientrano in questa attività i tamponi per l’infermiera e l’operatrice di una ditta esterna dell’ospedale di Paternò, risultate positive, che erano assenti dal servizio dal 30 marzo. I tamponi sono stati richiesti dai medici di medicina generale.
“Abbiamo avviato un’importante attività di sorveglianza sanitaria a tutela degli operatori e della popolazione – spiega il Antonino Rapisarda, direttore sanitario dell’Asp di Catania -; l’orizzonte di gestione di questo processo è definito dalle disposizioni governative nazionali e regionali. Nessun allarmismo, nessun focolaio, quindi, ma una normale, quanto determinata, attività di prevenzione per quella fascia di popolazione rappresentata dagli operatori sanitari”.
Il Dipartimento di prevenzione ha già disposto i provvedimenti di isolamento domiciliare per i soggetti risultati positivi. Si stanno ricostruendo, inoltre, le linee dei “contatti stretti” per sottoporli a tampone.
RAGUSA: TRA I POSITIVI UN BIMBO DI 4 ANNI. Sette positivi, tutti asintomatici, tra cui un bambino di 4 anni, sono tra i nuovi contagiati a Ragusa. Le loro condizioni sono buone e si trovano tutti in quarantena a casa.

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