Conte a Musumeci: “Piano per il turismo”

Nella videoconferenza Stato-Regioni, il premier annuncia al governatore la volontà di "dare un segnale anche all'estero". Dai bar e ristoranti alle riaperture anticipate: ecco i temi affrontati nella cabina di regia

Per l’avvio della cosiddetta fase 2, fondamentale è “l’organizzazione sanitaria”, così come “la condivisione col governo nazionale” delle misure per la ripartenza graduale, a cominciare dai cantieri, mettendo in sicurezza le persone e puntando sul “ruolo delle Regioni, centrale per assicurare al Paese di farcela”.
Sono i temi, secondo quanto anticipato dall’Ansa, posti dal governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al premier Giuseppe Conte nel corso della videoconferenza Stato-Regioni. Il presidente della Regione ha inoltre chiesto informazioni al premier sulla riapertura dei cantieri stradali e ferroviari, in particolare se riguarderà solo quelli pubblici o anche quelli privati e con quali misure di sicurezza.
Musumeci ha anche spiegato che per qualche mese la Sicilia non avrà particolari esigenze di approvvigionamento di mascherine “grazie agli acquisti fatti in autonomia”, ma “bisogna pensare a prospettive di media scadenza”.
In risposta a Musumeci, che gli aveva chiesto di “iniziare a disciplinare quali segmenti del turismo possono ripartire”, citando quelli “naturalisti e ambientali” che non creano assembramenti, Conte ha spiegato che “faremo” ogni sforzo “per recuperare tutto quello che è possibile” perché il turismo “è un sentimento di orgoglio nazionale”.
Conte ha annunciato un piano sul turismo “per dare un segnale anche all’estero”. Il premier avrebbe assicurato che il governo se ne occuperà subito dopo la chiusura della discussione sul piano Colao per la cosiddetta ripartenza.
Ai rappresentanti degli enti locali, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alla riunione, il presidente del consiglio ha detto che la prossima settimana ci saranno tavoli di confronto specifici su turismo, bar e ristoranti.
Sulle aperture il 27 aprile – solo di alcune attività, quelle in condizione di rispettare i protocolli di sicurezza – si potrebbe essere anche pronti ma serve fare una riflessione: l’obiettivo è chiudere la fase 1 “in maniera armonica”.
Il premier quindi, pur nella consapevolezza che le aziende siano in sofferenza, avrebbe invitato alla prudenza su eventuali aperture anticipate. Richiesta che, secondo le stesse fonti, sarebbe stata sollecitata in particolare dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Nel corso della riunione è stato spiegato come nessuna decisione è stata al momento presa sulle aperture dei parchi mentre da Roberto Pella e Virginia Raggi, membri della delegazione dei Comuni, e dal presidente dell’Upi Michele De Pascale sarebbe arrivata la sollecitazione ad usare il “modello Ponte Morandi” per i cantieri.

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