Covid: fase 2 tra frenate e aperture. Musumeci scrive al comitato scientifico

Iss: "Scuola resta chiusa. No sul calcio non è secco. Il tema spiagge è prematuro, la discesa è molto lenta". Il governatore sollecita parere su fine lockdown

“La scuola da noi resta chiusa, una prudenza in più non fa male”. Così Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), a Radio anch’io su Rai Radio1.
“Sul calcio – ha affermato Rezza – non è un no secco ma la preoccupazione di riprendere un campionato c’è. Si tratta di sport di contatto. Deciderà il governo. Per il tema spiagge, invece, per ora è prematuro, dobbiamo vedere l’evoluzione dell’epidemia”.  Da una parte, sottolinea, “si parla molto di fase 2 ed è normale perché c’è la necessità di riaprire le attività produttive, ma dall’altra vediamo nel bollettino numeri ancora alti. Il lockdown sta dando i suoi frutti, lo vediamo da modelli matematici e curve, la discesa però è molto lenta. Il numero dei morti è ancora alto, come possiamo dire aver superato la fase 1? Dobbiamo essere cauti”.
In Sicilia, il presidente della Regione Nello Musumeci, in una lettera inviata al Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid-19 chiede “quali strategie adottare per il graduale ritorno ad una più normale vita quotidiana” e sollecita un parere in ordine agli scenari progressivi di fine lockdown nell’Isola. Nel documento, il governatore richiama la “Cabina di regia” varata dal governo nazionale di cui lui  lo stesso fa parte. Musumeci sottolinea quanto «sia indispensabile accompagnare scelte e proposte con una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico» proprio per avere «una interlocuzione consapevole con lo Stato».
Il presidente della Regione riconosce che la scelta, da dove ripartire e in quali tempi, non è facile, per questo è «necessario, direi forse indispensabile, che essa sia accompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario».
Secondo l’assessore alla Salute Ruggero Razza «è necessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato da evidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metafora automobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. Siamo tutti desiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come e quando, ma soprattutto farci trovare preparati.  Tuttavia, oggi più che mai, ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole».

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