Ugl: “Stabilire priorità sui buoni spesa”

Appello ai sindaci per tutelare centinaia di lavoratori rimasti senza ammortizzatori sociali

“Centinaia di lavoratori in attesa di ammortizzatori sociali in difficoltà economiche, si inseriscano tra i soggetti prioritari per i buoni spesa”: ennesimo appello dell’Ugl che si rivolge ai sindaci affinché prendano in esame le difficoltà dei lavoratori legate alla pandemia coronavirus.
“In questi giorni abbiamo avuto modo di leggere diverse modalità di bando rivolto ai cittadini in stato di indigenza. Non volendo entrare nel merito delle scelte operate dai comuni, dobbiamo evidenziare come per il richiedente l’essere destinatario di forme di sostegno pubblico come gli ammortizzatori sociali sia una clausola motivo di non accesso o di potenziale penalizzazione nell’ambito della priorità di assegnazione del buono – spiega il segretario catanese della Ugl Giovanni Musumeci. Questo penalizza centinaia di lavoratori che prima non riuscivano neanche con lo stipendio ad arrivare a fine mese e che oggi, in cassa integrazione o in altra forma di sostegno salariale, con famiglia monoreddito si trovano senza più un euro in tasca”.
“Il click day per le aziende chiamate ad inoltrare la pratica di cassa integrazione guadagni ordinaria o in deroga è partito da pochi giorni e, salvo ritardi e complicazioni, al netto di società che hanno deciso di anticipare i fondi, tanti dipendenti vedranno i primi soldi nel conto tra un mese. Sembrerebbe un paradosso, ma è la triste realtà dei fatti, per questo ci rivolgiamo ai sindaci della nostra Città metropolitana perché, tramite i loro uffici dei Servizi sociali, nell’accordare ai loro concittadini l’accesso alla forma di aiuto di prima necessità, tengano conto di questo dramma prodotto dalla burocrazia, ponendo tra i soggetti prioritari anche i lavoratori in attesa di ammortizzatori sociali”.
“Siamo certi che anche in questo caso la nostra proposta venga accolta, nell’interesse di tante famiglie che sono state economicamente ulteriormente colpite da questa disastrosa pandemia”.

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