Coronavirus: in Sicilia altri 62 contagi

"Sistema sanitario ha contenuto danni al Sud"

In totale 1.726 malati, costante l'aumento dei casi. Morta una 89enne a Messina. In Italia ancora 681 decessi. Css: "Misure hanno evitato 30.000 vittime in più". Scende per la prima volta il numeri dei ricoverati in terapia intensiva. Siracusa: positivi due sanitari dell'Umberto I. Dieci pazienti del Cannizzaro tornano a casa

In Sicilia sono ancora contagiate 1.726 persone (+62 rispetto a ieri, con un aumento che si mantiene costante). Il dato sull’epidemia da coronavirus è aggiornato alle 17 di oggi (sabato 4 aprile).

Sono ricoverati 627 pazienti (+19 rispetto a ieri), di cui 74 in terapia intensiva (+1), mentre 1.099 (++43) sono in isolamento domiciliare, 95 guariti (+1) e 111 deceduti (+10).
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 99 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 82 (25, 4, 7); Catania, 506 (158, 21, 42); Enna, 266 (162, 1, 13); Messina, 306 (130, 14, 24); Palermo, 260 (77, 24, 12); Ragusa, 40 (6, 4, 3); Siracusa, 77 (44, 24, 6); Trapani, 90 (25, 1, 3).

UN’ALTRA VITTIMA A MESSINA. Una donna di 89 anni anni, con patologie pregresse, è deceduta al Policlinico G. Martino di Messina per insufficienza cardiorespiratoria. Era risultata positiva al Covid-19. Era stata ospite della casa di riposo San Martino, dove ieri è stato scoperto un nuovo focolaio. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto complessivamente 24 i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia e 14 le guarigioni.
PRIMO CALO DI RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA. In Italia Sono 15.362 i morti da coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 681. Venerdì l’aumento era stato di 766. Ma si registra il primo calo di ricoveri in terapia intensiva dall’inizio dell’emergenza Covid-19.
Sono 3.994 i malati in questione, 74 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.326 sono in Lombardia. Degli 88.274 malati complessivi, 29.010 sono poi ricoverati con sintomi – 269 in più rispetto a ieri – e 55.270 sono quelli in isolamento domiciliare.
“Oggi per la prima volta abbiamo un dato molto importante. Il numero pazienti in terapia intensiva diminuisce di 74 ed è un notizia importante perché consente ai nostri ospedali di respirare. E’ il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell’emergenza”, ha detto in conferenza stampa il capo della protezione civile, Angelo Borrelli.
Sono 20.996 le persone guarite, 1.238 in più di ieri. L’aumento precedente era stato di 1.480. “Mascherine obbligatorie in Lombardia? Io non la uso perché rispetto le distanze. E’ importante indossarla se non si rispettano le distanze”, ha spiegato Borrelli.
“SISTEMA SANITARIO HA CONTENUTO DANNI AL SUD”. “In Italia centrale e meridionale c’è stata la capacità del sistema sanitario di contenere una crescita importante del numero di soggetti infetti. Non era scontato ottenere questo risultato”, ha detto in conferenza il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.
“Uno studio autorevole ha di fatto definito in almeno superiori a 30 mila il numero delle vite che sono state salvate o delle morti evitate attraverso queste misure di contenimento”, ha aggiunto.
Locatelli ha poi confermato le parole di Borrelli. “Le mascherine sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto con Covid-19. L’idea che esista una quota di asintomatici infettanti può essere di utilità, ma la misura fondamentale è quella del distanziamento sociale”.
POSITIVI DUE SANITARI A SIRACUSA. “E’ chiaro che noi sanitari abbiamo la consapevolezza nella gestione di questa situazione di grave emergenza di vivere una quotidiana potenziale esposizione all’infezione, in particolar modo quando la soggettività clinica di qualsiasi paziente non è marcatamente evidente”. Il direttore del reparto di Oncologia medica dell’ospedale Umberto I di Siracusa Paolo Tralongo commenta così la positività del tampone al Covid-19 emersa su due operatori sanitari dopo la diagnosi di positività di una paziente che era ricoverata nel reparto di Oncologia. La paziente è stata trasferita al Covid Malattie infettive. Tutto il personale, sia della degenza ordinaria che del Dso-Dh è stato sottoposto a tampone, così come i pazienti. Tutti gli ambienti sono stati sanificati.
Intanto, la direzione aziendale dell’Asp di Siracusa ha disposto l’esecuzione del tampone a tutti gli operatori sanitari nel rispetto delle priorità indicate nell’ordinanza del presidente della Regione. Grazie all’arrivo in Sicilia dei reagenti e alla possibilità dell’Azienda di farli processare dal laboratorio privato accreditato di Avola e dal laboratorio dell’ospedale di Siracusa che partirà nell’imminenza, i referti dei tamponi eseguiti saranno restituiti in poche ore.
Cresce il numero dei pazienti ricoverati che hanno superato la fase critica tornati a casa in isolamento o trasferiti al Covid di Noto fino allo scadere dei 14 giorni per l’esecuzione, secondo protocollo, dei due tamponi l’uno a distanza di 24 ore dall’altro che confermeranno la negativizzazione e quindi la guarigione sierologica dalla malattia. Sono ad oggi 24 i pazienti guariti clinicamente, cioè con la scomparsa dei sintomi, 2 guariti sierologicamente, 16 sono stati dimessi a casa in isolamento in attesa dei due tamponi, 17 trasferiti al Covid di Noto da dove 4 hanno già fatto rientro a casa. In tutto i pazienti al momento ricoverati in provincia di Siracusa sono 44, 13 al Covid di Noto, 20 al Covid Center di Siracusa, 5 al Covid dell’ospedale Muscatello, 3 al Covid pneumologia dell’Umberto I, 3 in terapia intensiva.
DUE BAMBINI DIMESSI A PALERMO. Risultano guariti, e pertanto sono stati dimessi, due dei tre bambini ancora ricoverati presso l’ospedale Di Cristina di Palermo perché positivi al coronavirus. I piccoli hanno effettuato il doppio test del tampone che ha dato esito negativo e hanno lasciato il nosocomio. Nei giorni scorsi un altro bimbo era stato dimesso. Resta ricoverato un solo bambino, le cui condizioni non destano preoccupazione.
AL CANNIZZARO 10 DIMESSI. È salito a dieci il numero dei pazienti Covid-19 dimessi dall’ospedale Cannizzaro di Catania. Ieri a tornare a casa, dopo 16 giorni di ricovero, è stata una donna di 56 anni. Prima di lei, nelle ultime due settimane, altre tre donne e sei uomini hanno lasciato il reparto di Malattie Infettive, dove sono stati presi in carico dopo il referto di positività al tampone rinofaringeo. Sempre ieri è stato estubato un paziente critico, che era stato trasferito in Rianimazione a causa dell’aggravamento delle condizioni e che ora è in miglioramento. Allo stato, sono 40 i pazienti affetti da Covid-19 trattati nella speciale sezione dedicata all’emergenza epidemiologica e nell’Unità operativa di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, entrambe dirette dal dott. Carmelo Iacobello. Altri sei pazienti sono ricoverati in Rianimazione.

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