In Sicilia ora ci sono meno contagiati, +85. Agira e Salemi diventano zone rosse

Coronavirus: 681 positivi nella regione. Tra gli ultimi 5 morti il direttore del parco archeologico di Siracusa. Catania: positivi medico e paziente del Cannizzaro, prime guarigioni al Garibaldi. Scende ancora il numero dei decessi in Italia. A Enna ingresso vietato a lavoratori non residenti

Sale di 85 unità il bilancio dei positivi al coronavirus in Sicilia. Dato in flessione rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 138. Il totale delle persone attualmente malate nell’isola è di 681.

Secondo il quadro riepilogativo della situazione, aggiornato alle ore 12 di oggi (lunedì 22 marzo) così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale, dall’inizio dei controlli i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 6.375. Di questi sono risultati positivi 721 (91 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 681 persone (+85 rispetto a ieri).
Sono ricoverati 310 pazienti (39 a Palermo, 117 a Catania, 72 a Messina, 0 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 22 a Enna, 7 a Ragusa, 24 a Siracusa e 14 a Trapani) di cui 60 in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 13 deceduti (1 a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, 6 a Catania e 4 Enna).

SIRACUSA: MORTO DIRETTORE PARCO ARCHEOLOGICO. E’ deceduto il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, che era stato ricoverato in terapia intensiva da due settimane circa dopo essere risultato positivo al coronavirus. Rizzuto, 65 anni, ex soprintendente ai beni culturali, avrebbe manifestato alcuni sintomi e si sarebbe sottoposto al test che ha svelato l’infezione. È stato successivamente trasferito in ospedale, all’Umberto I di Siracusa, tenuto sotto stretta osservazione dai medici e poi nel reparto di terapia intensiva riservato ai casi più critici di covid-19. Le prime notizie sembravano incoraggianti circa la reazione alle terapie. Erano scattati subito altri accertamenti per capire con quante persone era entrato in contatto il direttore del Parco archeologico di Siracusa.

CATANIA, ANZIANA NON CE LA FA. E’ deceduta ieri all’ospedale Garibaldi Centro di Catania una donna di 74 anni affetta da patologie multiple e risultata successivamente positiva alla ricerca del Covid 19.
Un uomo di 90 anni è morto invece questa mattina all’ospedale Civico, nuovo ‘Covid-Hospital’ di Partinico, dove era ricoverato da ieri. Il paziente, positivo al test per il Covid-19, era affetto da altre gravi patologie. L’uomo era uno degli anziani assistiti nella Rsa Villa delle Palme di Villafrati: nella struttura in sedici erano risultati positivi dopo i primi campioni.
Altri due anziani sono morti all’ospedale Umberto I di Enna. Nel corso della notte una donna di 76 anni con gravi patologie pregresse, quindi un 79enne malato di cuore.
AGIRA E SALEMI ZONE ROSSE. Due comuni siciliani, Agira nell’Ennese e Salemi, in provincia di Trapani, da domani diventano “zona rossa”. Lo ha deciso il presidente Nello Musumeci, sentiti i due sindaci. Il provvedimento si è reso necessario dopo che gli uffici delle Asp hanno segnalato ad Agira il contagio di 9 cittadini, di cui 3 deceduti e ulteriori 6 a cui è stato effettuato il tampone e in attesa di risultato.
A Salemi la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell’esito del test, oltre a un anziano già deceduto. Fino al 15 aprile ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, a eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
ENNA: INGRESSO VIETATO A LAVORATORI NON RESIDENTI. Ad Enna i lavoratori, sia pubblici che privati, dei Comuni della provincia non potranno più accedere in città. L’ha deciso il sindaco di Enna Maurizio Dipietro che ha annunciato, nel corso di una diretta su Facebook, una sorta di zona rossa ad Enna con un ordinanza per il contenimento dei casi di Covid 19. “In provincia – ha aggiunto Dipietro – ci sono 41 positivi mentre ancora molti tampone sono in attesa. La stragrande maggioranza dei positivi è concentrato in uno dei comuni dell’Ennese che da oggi è stato dichiarato zona rossa (Agira, ndr)”. Il primo cittadino ha indirizzato l’ordinanza a tutti i datori di lavoro.
SCENDONO ANCORA I MORTI IN ITALIA. Per il secondo giorno consecutivo in Italia subisce una flessione sia l’aumento dei malati sia quello delle vittime. Dai dati della protezione civile emerge che sono 3.780 i positivi in più in 24 ore, mentre ieri erano 3.957. Le vittime in un solo giorno sono invece 601, mentre l’aumento domenica era stato di 651; il totale è di 6.077 morti. Superati i 50 mila malati: sono complessivamente 50.418; i guariti sono 7.432 (408 in più di ieri). Ieri l’aumento era stato di 952.
POSITIVI MEDICO E PAZIENTE DEL CANNIZZARO. Tutto il personale del reparto di Neurologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania, tranne due dipendenti assenti per malattia, è stato sottoposto a test con tamponi dopo che un paziente è risultato positivo al Covid-19. Stessi esami sono stati eseguiti nel reparto di Pneumologia dopo che un medico consulente esterno è risultato positivo, pur in buone condizioni di salute.
PRIME GUARIGIONI AL GARIBALDI. Dopo un ricovero di qualche giorno nel reparto di Malattie Infettive del presidio ospedaliero Garibaldi-Nesima, sono stati dimessi, a seguito del successo delle terapie di supporto, tre ricoverati per Covid 19, i quali sono rientrati oggi presso le proprie abitazioni nel rispetto delle misure di sicurezza condivise con l’Azienda Sanitaria Provinciale.
I tre pazienti, una donna di 60 anni e due uomini rispettivamente di 63 e 77 anni, grazie anche alle procedure attivate dall’Assessorato regionale alla Salute con il Centro Hub di riferimento, sono stati trattati positivamente con una terapia combinata di Idrossiclorichina, Lopinar e Azitromicina. Due di loro non presentavano un quadro particolarmente complicato, mentre la situazione del settantasettenne appariva in un primo momento difficile, viste le numerose patologie di cui soffriva l’uomo.
Si tratta di una notizia che fa ben sperare per il percorso di guarigione di tutti gli altri pazienti attualmente ricoverati, per alcuni dei quali, quelli con un quadro vitale particolarmente complesso, è stato completato il primo ciclo della terapia sperimentale di Tolicizumab che sta suscitando tanto interesse nel mondo.
MUSUMECI: “DUEMILA POSTI LETTO, ROMA HA PROMESSO MASCHERINE”. “Stiamo acquisendo nella nostra disponibilità alcune centinaia di posti letto negli alberghi, che in questo periodo non lavorano. Ne abbiamo già trovati 150 a Palermo, un centinaio nel Messinese e oltre 200 nel Catanese. Nel pomeriggio e in serata firmiamo i contratti. Immaginiamo 2mila posti letto per i contagiati, anche se speriamo di non arrivare a questi numeri”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, intervenuto in diretta Facebook per spiegare le mosse della Regione per fronteggiare l’emergenza.
“Siamo in attesa delle mascherine che devono consentirci di potere attenuare il rischio di contagio, ne sono arrivate pochissime da Roma: finora 10 mila in tutto il periodo dell’emergenza, ne servono un milione. Ho parlato con il ministro Boccia, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare ma non lo dico con certezza finché non le vedrò: le distribuiremo a cominciare dal personale sanitario e da quello degli uffici pubblici”.
ALLARME A MESSINA: “FORSE L’ASP ASPETTA I MORTI”. Resta elevata l’allerta a Messina. “I nostri familiari sono lì dentro da giorni temiamo per la loro incolumità, non comprendiamo perché ancora i tamponi non sono stati fatti a tutti e quando intendono spostarli. Sono come animali sofferenti in gabbia”, afferma Alfredo Misitano uno dei familiari degli anziani che si trovano nella casa di riposo “Come d’incanto”, dove sono stati trovati già 20 anziani su 71 positivi. Con loro ad assisterli 16 operatori della struttura che sono chiusi in isolamento da giovedì senza poter aver un cambio da parte di altri operatori e che ancora devono essere sottoposti anche loro a tampone.”E’ incredibile – dice ancora Misitano – che ancora l’Asp non si sia mossa in modo adeguato facendo arrivare sul posto personale sanitario e strumentazioni, forse aspettano che i nostri familiari muoiano, è una vergogna”.
MALATO BIMBO DI 18 MESI A BAGHERIA. Ci sono tre nuovi casi di cittadini di Bagheria positivi al coronavirus, così come annunciato dal sindaco. Si tratta di due uomini (un 45enne e un ultrasettantenne) e un bambino di 18 mesi. Salgono così a 5 i casi di cittadini bagheresi contagiati, più il paziente che era in cura presso il dipartimento del Rizzoli di Bagheria. A parte il piccolo di 18 mesi, gli altri due casi apparterrebbero tutti allo stesso ceppo dei primi due bagheresi già riscontrati positivi al virus.
Cresce il numero dei contagiati anche in provincia di Ragusa. Da ieri sera una donna ultracinquantenne di Scicli è ricoverata nella divisione malattie infettive dell’ospedale ‘Maggiore’ di Modica. Dal 5 al 12 marzo era stata in crociera e appena rientrata si trovava in isolamento ma da qualche giorno ha cominciato ad avere i sintomi e ieri è stata ricoverata. Ad annunciare il nuovo caso nel Ragusano è stato il sindaco di Scicli, Enzo Giannone che raccomanda ai suoi cittadini di “moltiplicare le attenzioni”.
Tutti gli operatori medici e infermieri del reparto di Medicina dell’ospedale Basilotta di Nicosia sono stati posti in quarantena dopo che 4 infermieri sono risultati positivi al tampone. Altri due medici dello stesso reparto erano in quarantena da giorni. I ricoverati sono stati spostati in altri reparti. Anche il personale della Medicina dell’Umberto I di Enna sarà sottoposto a tampone dopo che la moglie di un paziente, ricoverato nel reparto, è risultata positiva al covid 19.
 

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