Il premier Conte valuta la chiusura delle scuole

Palazzo Chigi non esclude un provvedimento valido per tutta Italia

Il premier Conte per la prima volta non esclude la chiusura di tutte le scuole. “Non possiamo escludere in assoluto la chiusura totale delle scuole, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati”. L’ipotesi della chiusura delle scuole in tutta Italia è, a quanto si apprende da fonti di governo, uno dei temi chiave sul tavolo della riunione tra il premier Giuseppe Conte e i ministri a Palazzo Chigi in corso questa mattina.
L’ipotesi, spiega una fonte di governo, è al centro del dibattito del governo “da diverse ore e non solo da stamattina”. Ma, si spiega, “nessuna decisione è stata presa” né sull’effettiva chiusura delle scuole né sul giorno a partire dal quale la misura potrebbe essere resa attuativa
L’Anief chiede, in nome della prevenzione e della tutela della salute, di valutare concretamente l’eventualità della chiusura di tutti gli istituti scolastici per almeno una settimana ed eventualmente fino al termine delle festività pasquali.
Con una lettera alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, il presidente nazionale di Anief e Udir, Marcello Pacifico, sottolinea la necessità e l’urgenza di una convocazione di incontro urgente per informativa sulle misure da adottare contro la diffusione del Covid-19 alla luce di quanto adottato con DPCM del 1° marzo 2020. Nella stessa comunicazione il leader del giovane sindacato autonomo anticipa la richiesta di chiarimenti sulla mancata convocazione – a differenza degli altri sindacati rappresentativi – al Ministero dell’Istruzione dello scorso 26 febbraio: dimenticanza che non ha giustificazioni.
“Se l’emergenza non è rientrata – sottolinea Pacifico – come lascia intendere il presidente del Consiglio, non si può mettere a rischio l’incolumità di chi vive quotidianamente la scuola. Dunque è giusto considerare con grande attenzione non solo la sospensione delle attività didattica, ma la chiusura di tutte le istituzioni scolastiche. Chiediamo di essere convocati per dare il nostro contributo e individuare la soluzione migliore per il contenimento dell’emergenza legata al Coronavirus e garantire la sicurezza dei nostri alunni, del personale docente, educativo e Ata e dei dirigenti scolastici”.

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