Covid-19, muore 52enne a Catania. Schedati tutti gli etnei rientrati

VIDEO "Questo non è un luogo sicuro"

L'uomo deceduto era affetto da altre patologie. In Sicilia 213 casi, 25 in più di ieri: in totale i malati sono lo 0,0043% degli abitanti, regione quartultima. Italia: 349 vittime. "Presto produzione nazionale di mascherine". A Siracusa positivo un medico dell'ospedale Umberto I

Un 52enne è deceduto nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trovava in terapia intensiva per insufficienza respiratoria. Affetto da altre patologie, era stato preso in carico venerdì al pre-triage infettivologico con febbre, tosse e difficoltà respiratorie, e sottoposto al tampone per Covid-19, risultato positivo. E’ la terza vittima che si registra in Sicilia collegata al coronavirus.
IN SICILIA 213 CONTAGIATI. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (lunedì 16 marzo). Dall’inizio dei controlli 213 i casi di positività (25 più di ieri).

Questa la situazione nelle varie province: Agrigento 22; Caltanissetta 4; Catania 96; Enna 5; Messina 11; Palermo 37; Ragusa 4; Siracusa 21; Trapani 13.
Risultano ricoverati 95 pazienti (18 a Palermo, 42 a Catania, 10 a Messina, 2 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 4 a Enna, 2 a Ragusa, 8 a Siracusa e 6 a Trapani) di cui 20 in terapia intensiva, mentre 108 sono in isolamento domiciliare, otto sono guariti (tre a Palermo, due ad Agrigento, uno a Enna, Messina e Ragusa) e due deceduti.
In Sicilia i casi positivi al Covid-19 rappresentano lo 0,0043 per cento del totale degli abitanti, pari a 4.999.891 in base all’ultimo censimento Istat del 2018. La media nazionale è intorno allo 0,05%. L’isola si trova in basso alla classifica delle regioni, dietro ci sono Basilicata, Molise e Calabria.
FERMATI I COLLEGAMENTI CON L’ISOLA. “A seguito della richiesta pervenuta ieri sera da parte della Regione Sicilia, la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato nella notte il decreto che prevede la sospensione dei collegamenti e dei trasporti ordinari delle persone da e per la Sicilia per fronteggiare l’emergenza coronavirus”. L’annuncio arriva dal Mit in una nota, spiegando che è invece regolare il trasporto merci. Le persone possono viaggiare via mare sullo Stretto solo “per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità”.
Il decreto, spiega il ministero, specifica che le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate e improrogabili esigenze, previa autorizzazione del presidente della Regione. E, ancora, sono consentiti gli spostamenti via mare per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per situazioni di necessità.

Il trasporto aereo delle persone, da e verso la Sicilia, è assicurato soltanto per improrogabili esigenze di connessione territoriale con la penisola, esclusivamente presso gli aeroporti di Palermo e Catania, mediante due voli andata/ritorno Roma-Catania e due voli andata/ritorno Roma-Palermo, uno meridiano e l’altro antimeridiano, con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali.
Per i collegamenti ferroviari diurni è previsto il mantenimento dei collegamenti minimi essenziali mediante un treno giorno intercity Roma/Palermo e viceversa. Sono soppressi, infine, i servizi automobilistici interregionali.
SCHEDATI I CATANESI RIENTRATI. Nel frattempo sono stati acquisiti, dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania i nominativi di tutti i cittadini rientrati nella provincia con mezzi pubblici.

ITALIA: 2.470 NUOVI CONTAGI, 349 VITTIME. Sono complessivamente 23.073 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a domenica di 2.470, ieri l’aumento era stato di 2.853. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 27.980. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa odierna lla Protezione Civile.
Superate le 2mila vittime: per l’esattezza i deceduti sono 2.158, con un incremento rispetto a domenica di 349. Ieri l’aumento quotidiano era invece di 368. Sono 1.851 i malati ricoverati in terapia intensiva, 179 in più rispetto al giorno precedente. Di questi 823 sono in Lombardia. Dei 27.980 malati complessivi, 11.025 sono poi ricoverati con sintomi e 10.197 sono quelli in isolamento domiciliare. Le persone guarite sono 2.749, rispetto a ieri 414 in più. Il dato giornaliero riferito alle 24 ore precedenti era di 369.
“A breve si avvierà la produzione nazionale di mascherine, che è prevista anche nel decreto. Ricevo richieste di tantissime aziende che si propongono di produrle”, ha detto Borrelli.
SIRACUSA: POSITIVO MEDICO OSPEDALIERO. Un medico del reparto di cardiologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa è risultato positivo al coronavirus. Così come da protocollo il reparto è stato sottoposto a sanificazione e naturalmente medici e infermieri del reparto, e chiunque altro possa essere entrato in contatto con il medico, si sottoporranno al tampone per verificare eventuale se siano stati o meno contagiati.
“Si è ricostruita la mappa dei contatti stretti su cui si è proceduto con le misure previste di controllo e di sorveglianza – spiega la Asp -. Nel reparto dove opera il medico sono stati intrapresi i protocolli previsti per i pazienti ed al momento sono sospesi nuovi ricoveri pur rimanendo attivo un percorso di garanzia per le urgenze”. Le condizioni di salute del medico non destano particolare preoccupazione.
POSITIVI DIPENDENTI BENI CULTURALI SICILIA. Scatta un piano di pulizia straordinaria e disinfezione in tutti gli uffici centrali e periferici del Dipartimento dei Beni culturali in Sicilia. Le operazioni saranno effettuato a partire da domani e fino a venerdì prossimo secondo un calendario definito dai dirigenti delle strutture periferiche. A disporre il piano è stato il dirigente generale dei Beni culturali, Sergio Alessandro, che ha firmato una direttiva per gli interventi di sanificazione negli ambienti di lavoro.
Dalla direttiva emerge che alcuni dipendenti di istituti periferici dei Beni culturali sono affetti da Covid-19, alcuni in isolamento e uno ricoverato in terapia intensiva. Quello appena predisposto è il terzo intervento nel giro di una settimana: il primo è stato effettuato l’8 marzo scorso, il secondo nei giorni del 12 e 13 marzo dopo che un dipendente aveva riferito di essere venuto a contatto con soggetti affetti da Covid-19 e che si era messo in isolamento volontario.

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