“Mi dai 10 € di ‘naso’?”: ma erano agenti. Librino: infermiere a domicilio si drogava

Coronavirus: a Catania torna il sole e aumentano le denunce. Scambiano poliziotti per pusher e dichiarano: "Usciti per la cocaina"

CATANIA – La polizia di Catania stamattina ha riscontrato una più intensa presenza nelle strade di veicoli e di persone, probabilmente dovuta al miglioramento delle condizioni metereologiche, dopo la pioggia che per diversi giorni si è abbattuta sul capoluogo etneo.
Ben 197 le autodichiarazioni acquisite, con 11 persone sanzionate, una denunciata per il reato di false attestazioni e dichiarazioni sulla propria identità e, in un caso, anche per detenzione di sostanze stupefacenti oltre la modica quantità.
Durante il transito in viale Mario Rapisardi nelle prime ore della mattinata è stata immediatamente notata la presenza di un venditore abusivo di frutta e verdura, il quale con diverse cataste di merce poste dinanzi alle vetrine di un supermercato è stato sottoposto a controllo e, nella circostanza, ha reagito in maniera inurbana. Infatti, una volta invitato a esibire il documento identificativo,ha inveito contro gli agenti e ha scaraventato letteralmente in aria della frutta, opponendo resistenza al personale in divisa.

La merce abusivamente venduta, per un totale di circa 45 cassette di frutta e verdura, è stata sequestrata e subito donata alla Caritas diocesana di Catania.
Durante un controllo effettuato in viale Bummacaro è stato sorpreso un uomo che si trovava all’interno della propria auto ed era in possesso di una dose di cocaina acquistata immediatamente prima. Alla richiesta degli agenti ha esibito un’autocertificazione indicante comprovati motivi di lavoro: ha dichiarato di essere un infermiere professionale, incaricato da una società privata che lavora per conto dell’Asp di Catania di assistere pazienti domiciliari allettati.
Effettivamente svolgeva questo lavoro ma, tra una visita domiciliare e l’altra, si era recato nel quartiere di Librino per acquistare la droga. Una pratica particolarmente grave e pericolosa, vista la delicata professione di un operatore che è responsabile della salute e della sopravvivenza delle persone che vengono affidate alle sue cure. I poliziotti hanno ritirato la patente di guida e gli hanno comminato la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal decreto.
Gli agenti hanno acquisito svariate autocertificazioni nelle quali, come già in altri 11 recenti casi accertati a Catania, diverse persone hanno attestato di essere uscite per acquistare droga. Addirittura alcuni poliziotti, mentre si trovavano in borghese in via della Capinera, sono stati scambiati per pusher, tanto che alcuni assuntori hanno loro richiesto “20 euro di crack” e “10 euro di naso (cocaina)”: l’assurda richiesta ha trovato riscontro nelle autocertificazioni poi acquisite dagli agenti.

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