Tamponi, in Sicilia mancano reagenti

Coronavirus. Rallentamento nelle analisi dei campioni. L'assessore Razza: "Abbiamo chiesto aiuto alla protezione civile". VIDEO

CATANIA – Ieri il laboratorio centralizzato dell’azienda Policlinico avrebbe inviato una comunicazione agli ospedali per metterli al corrente che “a seguito della mancata fornitura di reagenti per la diagnosi di Covid i campioni pervenuti a questo laboratorio verranno conservati a temperatura controllata e processati appena possibile. I campioni sono comunque a vostra disposizione per l’eventuale ritiro qualora indicato con comunicazione ufficiale”.
Una comunicazione che ha generato caos nella già caotica gestione dell’emergenza sanitaria a Catania.
La possibilità reale, secondo La Sicilia, è che nell’attesa che il centro reperisca i reagenti il dato degli attualmente positivi al Covid-19 sia falsato e che soggetti a rischio possano contaminare il personale sanitario se già ricoverati in attesa di referto o le persone più vicine.  A Catania ieri  risultavano 350 casi, con 127 ricoverati, 16 guariti e 21 deceduti. Il giorno precedente i casi erano 344, con 129 ricoverati, 13 guariti e 18 deceduti.
L’assessore Ruggero Razza in diretta Facebook ieri sera ha spiegato  che presto “un tema sul quale ci si dovrà raffrontare è quello dei reagenti perché molti di questi vengono prodotti da società straniere che oggi sono impegnate per gestire i propri mercati nazionali. Abbiamo chiesto alla Protezione civile di aiutarci mettendo in campo tutti gli sforzi indispensabili per aumentare il numero dei reagenti in maniera tale che i 20 laboratori che oggi possono esaminare i tamponi vengano messi nelle condizioni di procedere celermente il tutto mentre crescerà la platea di coloro che verranno sottoposti a tampone. Vi chiederemo qualche sforzo in più, chiederemo a qualcuno di restare a casa qualche giorno in più per aiutarci a contenere al contagio”.

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