Pozzallo, sbarcati da Malta i 167 siciliani. “Quarantena si faccia in strutture adeguate”

Il sindaco Ammatuna: "Non è semplice verificare il rispetto delle due settimane di isolamento di chi rientra e dei familiari"

POZZALLO (RAGUSA) – Erano in 167 sul cataramano della Virtu Ferries arrivato ieri sera da Malta nel porto di Pozzallo. In maggioranza passeggeri siciliani che rientravano da Malta dove chiuse le attività per l’emergenza del coronavirus molti sono stati costretti a fare rientro nell’Isola.
Le operazioni di sbarco sono state più lunghe del solito perché a ogni passeggero è stata controllata la temperatura corporea. “Stavano tutti bene”, dice il medico di porto Vincenzo Morello. Prima sono sbarcati i passeggeri e poi gli autisti che trasportavano le derrate alimentari. Ora tutti andranno in quarantena obbligatoria nelle loro abitazioni e su di loro vi saranno ferrei controlli. Sul catamarano hanno viaggiato una decina di cittadini di Pozzallo.
Era stato il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ad autorizzare il rientro in Sicilia delle 167 persone che si trovavano a Malta in deroga al decreto di chiusura dei confini siciliani adottato dal ministero dei Trasporti. Il ritorno dei siciliani da Malta era stato chiesto a gran voce perché molti isolani si sono trovati senza lavoro.
Intanto il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna ha proposto che la quarantena per chi rientra in Sicilia venga fatta in strutture adeguate. “Nonostante i rigidi controlli – dice Ammatuna – non è semplice verificare il periodo di due settimane di quarantena non solo di chi è arrivato ieri sera ma anche dei loro familiari conviventi e inoltre, non è nemmeno facile accertare se le abitazioni sono dotate degli spazi adatti a ospitare con i criteri necessari l’intero nucleo familiare”.

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