Ballarò contesta e Salvini s’infuria

Palermo: passeggiata complessa del leader della Lega dopo l'incontro con Musumeci

PALERMO – “A Ballarò ci vado quando posso portare qualche proposta concreta. Se mi chiedono di passare in un Commissariato di polizia, do la priorità al Commissariato di polizia, non solo da ex ministro dell’Interno”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha parlato con i giornalisti a Palermo al termine di un vertice a Palazzo d’Orleans con il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Salvini aveva annunciato una passeggiata, molto contestata da abitanti e associazioni, nel quartiere storico palermitano dove in queste ore si è radunata una folla di contestatori.
“Un messaggio agli abitanti di Ballarò? No, mando un messaggio a tutte le periferie italiane, non ci sono periferie una diversa dall’altra. Ci occupiamo di tutte le periferie, lavoro e sicurezza sono le priorità, senza fare polemica. Se uno vive le sue giornate per rompere le scatole a Salvini e vedere dove va Salvini vive male”, ha detto l’ex ministro dell’Interno.
Inevitabile una battuta sull’incontro con il governatore Musumeci: “Non abbiamo parlato di accordi, ma di temi reali come l’agricoltura. Non era il momento di parlare di rimpasti o di roba del genere. Musumeci è persona stimata e stimabile, lui farà le sue scelte noi non stiamo pressando niente e nessuno”.

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