Un anno di crimini a Catania: “In questa città si pensa di restare impuniti”

Il bilancio del questore ("Manca il rispetto delle regole basilari") e i numeri: ecco quali sono le infrazioni più frequenti. VIDEO

CATANIA – Cinque sequestri e confische patrimoniali per un valore complessivo di circa 7.800.000 euro, quindici operazioni straordinarie contro la criminalità organizzata, un impressionante numero di arresti per vari reati – soprattutto per droga, rapine ed estorsioni. Sono alcuni dei risultati conseguiti conseguiti nel corso del 2019 dalla polizia di Catania, la cui azione durante l’anno appena trascorso è stata caratterizzata – sottolinea la questura – da una “imponente attività di contrasto alle organizzazioni criminali anche sotto il profilo delle aggressioni ai patrimoni detenuti illecitamente”.
A tal proposito è stato introdotto l’innovativo strumento della “firma congiunta” questore-procuratore in occasione della presentazione della richiesta al tribunale delle misure.

Tra gli altri dati resi noti spiccano l’elevato numero di manufatti di materiale esplodente e di artifici pirotecnici sequestrati, 12.150 rispetto ai 1.796 del 2018, i 188 decreti di espulsione per extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno, 68 dei quali sono stati accompagnati alla frontiera o nei centri temporanei, i 101 fogli di via obbligatori, le 58 proposte di misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Le infrazioni maggiormente sanzionate sono state il mancato uso del casco (1.402) e il mancato uso cinture (1.431). Settantasette, infine sono stati i casi trattati dalla polizia postale e delle comunicazioni “Sicilia Orientale” di Catania nell’ambito dei reati relativi alla pedopornografia on-line e al cyber-terrorismo. Tre le persone arrestate e 36 quelle indagate.

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