“Ora il M5s deve fare come il signor Honda”

Dopo il fallimento alle Regionali il viceministro Cancelleri si aggrappa a una "parabola" di Grillo

CATANIA – “Ieri il MoVimento 5 stelle ha fallito, ha perso il mordente sul territorio e con grande sincerità adesso è il momento di analizzare ogni errore. Il risultato di ieri certifica la necessità di una riorganizzazione interna e il processo dei facilitatori già avviato da Luigi Di Maio si rivela quanto mai più urgente. Questo dato calante sono convinto possa essere percepito come grande stimolo per gli stati generali già in programma”.
Il viceministro ai Trasporti, il siciliano Giancarlo Cancelleri, fa il punto sull’esito delle Regionali in Emilia Romagna e in Calabria, citando la “storia che mi ha raccontato Beppe Grillo su Soichiro Honda, ideatore e fondatore della famosissima casa motociclistica, che trasformò un fallimento nella sua più grande opportunità di successo”.
“Questo fallimento – aggiunge Cancelleri – deve essere adesso una grande opportunità per determinarsi a correggere e fare meglio. Ciò che conta di più adesso non è ‘chi’, ma ‘cosa’ e ‘come’. Siamo il Movimento che ha cambiato per sempre il volto della politica italiana. Reddito di cittadinanza, quota 100, il taglio delle pensioni d’oro, il decreto dignità, la legge salvamare, la legge anticorruzione, l’abolizione della prescrizione, il taglio del cuneo fiscale, l’aumento degli stipendi dei vigili del fuoco, ecc, sono oggi realtà perché il Movimento 5 stelle è al governo di questo Paese”.
“Siamo il Movimento – sottolinea il viceministro – a cui gli italiani hanno dato la loro fiducia e il compito di cambiare i soliti meccanismi dei partiti che hanno curato solo i propri interessi anziché quelli del bene comune! Siamo il Movimento che è sempre stato dalla parte dei cittadini! Siamo il Movimento che adesso deve ritrovare la fiducia in se stesso e deve mettere in campo le migliori energie per realizzare idee nuove e una grande visione di Paese che gli italiani, tutti, meritano di avere! In alto i cuori – conclude Cancelleri – più carichi che mai a fare meglio, a fare bene”.

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