Musumeci all’Anas: “Altro rappezzo”. E sui social c’è chi invoca la #SicilExit

L.Cil. Disservizi sulla A19. Il presidente accusa la società: "Inadeguati". La replica: "La Provinciale non è di nostra competenza". Gli utenti: "L’indignazione la lasci a noi, lei dia soluzioni"

CATANIA – Botta e risposta tra Regione siciliana e Anas con tanto di gaffe e siparietto social per accendere ancor di più gli animi dei siciliani costretti tutti i giorni a fare i conti con strade colabrodo e autostrade ai limiti della decenza.
Musumeci non usa mezzi termini: “E’ inconcepibile e irriguardoso che, per l’ennesima volta, l’Anas dimostri di non avere rispetto per la pazienza dei siciliani”. Una presa di posizione netta dopo il caos determinatosi lungo il percorso alternativo all’autostrada Palermo-Catania. Un tragitto obbligatorio per i mezzi pesanti, dopo che il viadotto Cannatello è stato considerato a rischio crollo. Il protrarsi delle operazioni di soccorso di un tir, andato fuori strada, ha costretto ieri decine di altri autisti a passare la notte all’addiaccio.
“Le nostre autostrade – sottolinea il governatore- continuano a cadere a pezzi nella impotenza di chi dovrebbe assicurarne la piena efficienza. Ho grande rispetto per i vertici siciliani dell’azienda di Stato, ma a Roma debbono capire che nell’Isola siamo stanchi della politica del “rappezzo”, un modus operandi che non ha né capo né coda, che denuncia una totale mancanza di strategia e che vive soltanto di soluzioni tampone, rivelatesi spesso inadeguate e rischiose”.
“Voglio escludere la mala fede – aggiunge Musumeci – ma, proprio per questo, non posso che ribadire, ancora una volta, l’assoluta inadeguatezza dell’Anas ad affrontare e risolvere problemi infrastrutturali provocati da almeno quarant’anni di mancata manutenzione. E’ arrivato il momento che questa lunga stagione di colpevole incuria si chiuda per sempre e che, con urgenza, comincino ad arrivare quelle risposte che lo Stato deve alla Sicilia”.
LA REPLICA DI ANAS. “Ma che politica del rappezzo!” ribatte l’Anas, precisando “che la Direzione Operation nazionale e la direzione regionale siciliana di Anas hanno predisposto fin dal 2017 un piano di manutenzione straordinaria dell’A19 articolato e completo che prevede investimenti pari a 850 milioni di euro lungo tutta l’arteria, in parte già eseguiti, e più in generale, un piano di manutenzione programmata di tutta la rete stradale siciliana per il quale sono previsti 1,1 miliardi di euro, dei quali circa 180 milioni in interventi già attivi e 600 milioni per interventi di prossima attivazione”.
Polemica e ironica la nota della società nel passaggio che riguarda la bretella. “L’incidente che ha causato il blocco dei mezzi pesanti – precisa Anas – è avvenuto su un tratto di strada provinciale, e non sul percorso alternativo indicato da Anas, circostanza che sembra non essere nota al presidente della Regione. Lungo tali strade provinciali Anas, è bene ribadirlo, non ha alcuna competenza; nonostante ciò, nello spirito di fattiva e leale collaborazione tra istituzioni, su richiesta delle amministrazioni locali ha comunque provveduto ad avviare interventi urgenti di messa in sicurezza del piano viabile”.
Sulle critiche del presidente della Regione sulla gestione delle autostrade siciliane “è opportuno ricordare ai siciliani – aggiunge l’Anas – che le autostrade siciliane in gestione diretta di Anas sono la Tangenziale di Catania, l’autostrada Catania-Siracusa, l’A19 Palermo-Catania, l’A29 Palermo-Mazara del Vallo e le sue diramazioni per Trapani e per gli aeroporti di Birgi e Punta Raisi. Le autostrade A18 Messina-Catania, A20 Messina-Palermo e Siracusa – Gela, sono invece di competenza del Consorzio Autostrade Siciliane, Ente Pubblico regionale alle dirette dipendenze di Musumeci”.
SOCIAL BOOMERANG. Convinto di trovare appoggio incondizionato, il presidente Musumeci aveva affidato le sue considerazioni a Facebook raccogliendo centinaia di reazioni, alcune molto poco benevole tanto che l’operazione sembra rivelarsi un boomerang.
“Sembrano parole di un semplice cittadino arrabbiato. Invece è il Presidente della più grande regione d’Italia. L’indignazione la lasci a noi cittadini e lei, Presidente, ci prospetti delle soluzioni serie” scrive Silvia.
E Giosuè aggiunge: “È semplice e curioso puntare l’indice sull’Anas, che ha certamente le proprie responsabilità, e non vedere le condizioni dell’autostrada A/18 gestita a conduzione regionale dal C.A.S. dove l’utenza è costretta a pagare un pedaggio per viaggiare su una trazzera.
“Presidente Nello Musumeci ma perché anziché solo scrivere e continuare a lamentarci senza ottenere risultati, non si fa portavoce di una protesta pacifica di massa che faccia capire veramente quanto siamo avviliti e penalizzati nella nostra amata terra, riuniamoci tutti e facciamo sentire la nostra voce, quella di persone per bene che dignitosamente cercano di andare avanti quotidianamente. Presidente glielo deve a tutti i siciliani che lo abbiamo votato e che abbiamo e crediamo in lei” commenta Nicola.
“Scrivere a chi di dovere anziché fare post su fb Egregio Presidente. I post di rabbia possiamo farli noi come società civile,lei in qualità di governatore ha molto più potere,sempre che lo voglia esercitare ma nelle sedi e nei modi più opportuni ed efficaci”.
In tanti spingono Musumeci a prendere posizioni chiare sulla questione. “Presidente batta i pugni” e ancora “inviti tutti a scioperare come si fa in Francia”. E un altro “Presidente ha l’opportunità di dimostrare la sua capacità di governare, non la sprechi. I fatti sono bellissime parole”
C’è chi se la prende con la stampa nazionale colpevole di non accendere i riflettori sulla vicenda. “E’ vergognoso per Noi siciliani e per la nostra Sicilia assistere a queste meschinità nessun tg apre bocca su quello che siamo costretti a vivere nelle e per le strade siciliane. Hanno fatto nottata fuori tantissimi cittadini per questo ingorgo creato da un tir uscito fuori strada. Vergogna a morir di freddo”
Un altro utente scrive: “Non si preoccupi Presidente poco fa su tg1 hanno presentato un autobus che guida senza autista e quindi fra qualche anno non avremo più bisogno di autisti così gli esseri umani non rischiano più niente sulle strade avremo mezzi che circolano da soli. Mi chiedo se gli scienziati a questo punto inventassero robot che possano sostituire i politici sarebbe una bella invenzione non ci sarebbero mai più corruzioni e tantomeno favoritismi sarebbe una politica perfetta risparmieremo un mare di soldi per gli stipendi e cosi anche per altre categorie di lavoro non avremmo più bisogno di niente resteremo a casa visto l’uomo continuerà ad essere sostituito dalle macchine”.
E poi c’è chi invoca la SicilExit: “Solo una Sicilia libera dall’italia può risolvere il problema Anas buttandoli fuori dalla nostra terra a calci in quel posto. #SiciliaNazione #Sicilexit subito perché è già troppo tardi”.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti

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