Call center, Sky cala e Almaviva trema

Nuovi esuberi all'orizzonte, grido d'allarme dei sindacati: "A rischio migliaia di posti di lavoro al Sud"

PALERMO – “Siamo molto preoccupati, non c’è tregua. Mentre si discute in sede ministeriale con Tim e Wind per cercare di trovare soluzioni a salvaguardia del sito di Palermo, si aggiunge un nuovo e inatteso motivo di apprensione: un crollo dei volumi di Sky, pari ad un ulteriore 36%”. Lo dice il segretario generale della Fistel Cisl Sicilia, Francesco Assisi, in merito alla vertenza Almaviva.
“È incomprensibile questa nuova emorragia di volumi, l’8 gennaio al tavolo ministeriale chiederemo al governo di indagare su dove siano state dirottate queste chiamate, Sky deve dare delle risposte – aggiunge – Non si può aspettare oltre, serve un intervento strutturale sul settore, in particolare per il rientro immediato dei volumi in Italia, non possiamo sempre inseguire le emergenze contingenti. Senza le necessarie misure a sostegno del comparto rischiamo di perdere migliaia di posti di lavoro al Sud”.
La Fistel sottolinea di avere appreso del calo dei volumi Sky dall’azienda che ha convocato le Rsu. “Il committente Sky ha comunicato un calo di volumi per il primo trimestre del 2020 pari al 36% ; la diminuzione genera un importante esubero (circa il 60% delle risorse) su una commessa che impiega circa 250 lavoratori – conclude Assisi – Questa flessione di traffico rende insufficiente l’ammortizzatore sociale anche nella misura massima programmabile ed è inspiegabile alla luce dei dati di qualità del sito”.

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