Russiagate, Mifsud indagato ad Agrigento

Inchiesta sull'ex presidente del Consorzio universitario: avrebbe fatto "spese pazze" creando un buco di duecentomila euro

AGRIGENTO – Il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il pm Chiara Bisso, dopo aver aperto un fascicolo contro ignoti per abuso di ufficio e truffa, hanno ora iscritto nel registro degli indagati – anche per l’ipotesi di peculato – l’ex presidente del Consorzio universitario Joseph Mifsud, l’uomo al centro dello scandalo Russiagate. La Procura ha attivato le procedure per la notifica dell’inchiesta al misterioso docente, ritenuto da molti una spia di cui si sono perse le tracce del 2017.
L’inchiesta è partita da un esposto dell’attuale presidente del Consorzio, Giovanni Di Maida, in cui si contestano le ‘spese pazze’ fatte da Mifsud quando è stato a capo dell’ente, dal 2009 al 2012: viaggi in Russia, Malta, Usa, Inghilterra, Libia, Libano e Bulgaria, quasi sempre accompagnato “da sconosciute giovani donne dell’Est”, ma avrebbe anche acquistato telefoni Blackberry, almeno cinque, comprati e poi spariti nel nulla. Un buco da oltre 200 mila euro.

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