Le sardine arrivano in Sicilia

Il movimento anti Lega lancia il raduno organizzato per venerdì pomeriggio a piazza Verdi a Palermo: "Contro la retorica populista la prima rivoluzione ittica della storia"

PALERMO – Le Sardine sbarcano anche in Sicilia e Sardegna con una serie di manifestazioni. Dal generico “Sardine Sicilia” al più dettagliato “7000 sarde salate – Palermo non si lega”, l’Isola fa proprie le istanze del movimento spontaneo nato a Bologna in risposta alla manifestazione della Lega per l’apertura della campagna elettorale delle regionali in Emilia Romagna. I due gruppi, nati soltanto 24 ore fa, hanno già raccolto circa quindicimila adesioni. Nel capoluogo siciliano si sono dati appuntamento venerdì alle 18.30 in piazza Verdi, davanti al teatro Massimo; l’altro gruppo è in procinto di organizzare una manifestazione a Catania, in piazza Duomo, come si legge in un post firmato da “Agatino Catanese”, pseudonimo che s’addice alla città etnea ed evoca la patrona Sant’Agata.
“Quante volte avresti voluto metterci la faccia e poi ci hai ripensato? Quante volte ti è salito il mal di pancia leggendo i commenti sotto i post della Lega? Quante volte ti sei detto “non può essere vero”? Bene, è venuto il momento di cambiare l’inerzia della retorica populista, di dimostrare che i numeri contano più della prepotenza, che la testa viene prima della pancia e che le persone vengono prima degli account social. E soprattutto è venuto il momento di dimostrare che “a Palermo siamo più di loro” scrivono gli amministratori di una delle pagine social che rilancia la manifestazione a Palermo.
“Ti chiediamo un po’ di tempo oggi per salvare 5 anni del tuo futuro. Avremo macchine fotografiche, videocamere, cervelli. Testimonieremo tutto. Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Crea la tua sardina e partecipa alla prima rivoluzione ittica della storia. Se non hai tempo per crearti la sardina vieni lo stesso, ne forniremo un migliaio per non lasciare nessuno fuori dal “banco”.
“Sulla scia dei recenti eventi di Bologna, Modena e altre città italiane, pensiamo che come Studenti universitari facenti parte di un’Associazione che promuove idee e contenuti multiculturali, aperti, tolleranti e pacifici, sia nostro dovere oltre che nostro diritto riunirci in piazza per stringerci fino a soffocare e mostrare di essere in molti, più di loro. Per formare il nostro banco e far sentire le nostre voci. Chiediamo che tutte le generazioni prendano consapevolezza dell’importanza di una cultura antirazzista, antifascista, senza confini e disuguaglianze. Chiediamo che tutte le istituzioni, in primis l’Università degli Studi di Palermo, da tempo nota per il clima di apertura e tolleranza, prenda posizione contro una dialettica che istiga all’odio e alla paura del prossimo” si legge in un altro degli appelli lanciati in rete.

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