Nessun accesso a scuola per il bimbo disabile: “E i trasporti sono a nostre spese”

Enna. Il maltempo blocca l'ingresso. La preside: "Non so di cosa stia parlando". L'assessore: "Non conosco la vicenda, ma provvederò"

ENNA – Affetto dalla sindrome di Lesh-Nyhan che lo costringe sulla sedia a rotelle, un bambino di nove anni frequenta la scuola Santa Chiara a Enna solo grazie alla buona volontà di assistenti scolastici, insegnanti e genitori: siccome non può salire le scale, i volontari lo prendono in braccio.
Fino a qualche settimana fa l’alunno accedeva a scuola da un cortile secondario, piuttosto malmesso, “ma il maltempo – racconta la madre – ha fatto crollare pezzi di una canna fumaria e i vigili del fuoco hanno chiuso l’accesso. Da allora devo chiedere l’aiuto di genitori e bidelli per consentire a mio figlio di entrare in classe”.
“Non ho mai pensato di trasferire mio figlio perché ha delle maestre e dei compagni fantastici – dice la donna -. A mio figlio il pannolino viene cambiato dagli assistenti scolastici perché l’assistente igienico-sanitario mandato dal comune è esonerato da questo servizio, dunque si tratta di una figura totalmente inutile”.
Per mandare alla gite d’istruzione il proprio figlio, la donna finora ha noleggiato auto a proprie spese (400 euro in 2 anni) perché la scuola non garantisce un mezzo per il trasporto dei disabili.
“Non so di cosa stia parlando”, replica la dirigente scolastica, Maria Concetta Messina. E dal Comune fanno intendere di non aver mai avuto notizie di questo caso. “Spendiamo oltre 200 mila euro per i disabili – dice l’assessore comunale Francesco Coliannni -. Ho appreso solo ora di questa vicenda ma già domani incontrerò la mamma del bambino per chiedere quali siano le necessità del figlio e, sempre, domani, inizieranno i lavori di sistemazione del cortile dal quale l’alunno poteva entrare a scuola”.

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