Picchiati due medici al Garibaldi Nesima

Catania: un paziente si infuria per una ricetta "respinta". Il sindacato: "Necessario un vigilante h24 come quello che abbiamo ottenuto a Taormina"

CATANIA – Nuovo episodio di violenza in un ospedale catanese: due medici sono stati aggrediti al Garibaldi-Nesima. Ad assalirli nel reparto di Otorinolaringoiatra è stato un paziente, che ha provocato ai due varie contusioni.
La rabbia si è scatenata per un problema di date. L’uomo si è presentato con una ricetta rilasciata dal pronto soccorso del Garibaldi centro per una visita urgente, il medico del reparto ha notato che sul foglio era indicata una data antecedente di 4 giorni: ha suggerito al paziente di tornare al pronto soccorso per farsi riscrivere una visita. Così sono scattati prima gli insulti e poi l’aggressione, nella quale è stato coinvolto un altro medico arrivato in soccorso del collega.
“Chiediamo un incontro al prefetto ed al questore – afferma Armando Coco , segretario generale Cisl Fp di Catania – per fronteggiare quest’emergenza. E’ una situazione insostenibile ed intollerabile, bisogna garantire la sicurezza di tutti specialmente degli operatori sanitari, professionisti che lavorano ogni giorno tra mille difficoltà e con gravi carenze d’organico. Serve un piano d’intervento che coinvolga tutte le forze che gravitano nel pianeta sanità”.
Il paziente è poi scappato. “E’ assurdo lavorare con questo clima – dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale della Fsi-Usae, Federazione sindacati indipendenti -. Ogni giorno medici e infermieri sono soggetti all’ira di pazienti e familiari. Per mettere fine a questa criminalità non sono bastate le nostre denunce a prefetture, procure e questure, le interrogazioni parlamentari presentate, le rassicurazioni, la solidarietà e le varie promesse ricevute. Ribadiamo che sono necessarie le forze di polizia. Giorni fa abbiamo ottenuto il vigilante h 24 a Taormina”.
“Siamo vicinissimi ai due medici – dice il direttore generale del Garibaldi, Fabrizio De Nicola -. Ne conosciamo bene le doti umane, oltre che le indiscutibili qualità professionali, e saremo accanto a loro anche in eventuali azioni legali che vorranno intraprendere contro l’aggressore. Peraltro, occorre ricordare che queste azioni ignobili finiscono sempre per provocare un’interruzione di pubblico servizio e un disagio evidente per quei cittadini, per fortuna la maggioranza, che rispettano le regole”.

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