Maltempo in Sicilia: si contano i danni, trovato il corpo dell’81enne a Licata

I disagi maggiori tra Siracusa e Ragusa. L'anziano si era suicidato gettandosi nel fiume. Lunedì i funerali dell'agente travolto dal fango

Noto: scende dall'auto e muore inghiottito dal fango

SIRACUSA – Si fa la conta dei danni nel Sud Est della Sicilia dopo il nubifragio che ha sconvolto le province di Siracusa e Ragusa e che ha provocato la morte dell’agente penitenziario Giuseppe Cappello, 52 anni, travolto da una massa di acqua e fango causata dall’esondazione del torrente Tellaro lungo la strada statale 115 a Noto (Sr).
La salma dell’uomo dopo l’ispezione cadaverica è stata portata a casa dalla moglie dell’agente, Rita, 47 anni, e dai figli Corrado, 26 anni, steward in una compagnia aerea, e Giusy, 18 anni, che frequenta il liceo cittadino. I funerali dovrebbero svolgersi domani alle 15.30 nella chiesa madre di San Giuseppe a Rosolini.
La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo d’inchiesta per capire se vi siano responsabilità per la morte dell’uomo. Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti dice di aver “concordato con Anas un intervento per la pulizia della sede stradale e del sottopasso nei pressi del torrente il cui ingrossamento ha provocato la tragedia. Il governatore Nello Musumeci ha comunicato che anche il nostro territorio sarà inserito tra quelli colpiti dalla calamità naturale”.
“La perdita di una vita umana – ha aggiunto Bonfanti – è quanto di più doloroso si possa vivere, specialmente quando a causarla è la furia della natura. L’agente Giuseppe Cappello si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato in una notte di straordinarie avverse condizioni meteorologiche: siamo tutti vicini ai familiari ai quali facciamo giungere le nostre più sentite condoglianze”.
Intanto è stato ritrovato, nei pressi della foce del fiume Salso di Licata, il cadavere dell’ uomo di 81 anni disperso da giovedì notte. Sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco di Palermo che, in questi giorni, hanno effettuato ricerche e immersioni lungo il corso d’acqua. L’anziano, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, si era suicidato lanciandosi dal ponte Federico II.
Sono stati numerosi gli interventi della protezione civile nelle ultime 24 ore. In contrada Eloro-Pizzuta è stato necessario l’intervento dei volontari con il mezzo Scam per estrarre un’automobile in panne con dentro due turisti inglesi. Ripulite da massi, detriti e fanghi anche le carreggiate delle arterie principali di collegamento in ingresso e in uscita dalla città.
A Buccheri, sempre nel Siracusano, si registrano infiltrazioni d’acqua e soffitti a rischio per il danneggiamento della copertura del Municipio, della casa del riciclo, della palestra comunale e dell’immobile dell’ex scuola media in viale Europa. Si sono aggravate le condizioni, già precarie, degli assi viari urbani, extraurbani, interpoderali e rurali, interessati lo scorso anno dall’alluvione di ottobre e non ancora finanziati dalla Regione.
Smottamenti e problemi di tenuta del manto stradale anche lungo la SP5 Buccheri-S. Giovanni, la Sp 10 Buccheri-Sortino e la strada intercomunale Buccheri Ferla. Il sindaco Alessandro Caiazzo chiede che la Regione intervenga con urgenza, approvi un vero e proprio “Piano Marshall” per salvare la viabilità dell’Isola e mettere al sicuro i cittadini che giornalmente transitano gli assi viari.
“Le strade provinciali sono al collasso – dice -, le strade rurali oramai quasi del tutto inesistenti, con gravissime ripercussioni sulle attività produttive e sulle economie dell’Isola, le vie di fuga che diventano trappole; torrenti e fiumi fuori controllo. Occorre fare di più, occorre fare in fretta”.
Intanto, sono quasi completate in Sicilia le operazioni di ripristino dell’infrastruttura ferroviaria. E’ ripresa ieri, alle 19, la circolazione dei treni sulla linea Palermo-Catania, sospesa nella mattinata per l’allagamento dei binari fra Sferro ed Enna.
E’ interrotta invece la linea Modica-Siracusa, per i gravi danni all’infrastruttura causati dalle forti piogge e dall’esondazione di alcuni corsi d’acqua. I lavori di ripristino continuano ininterrottamente.
E’ ancora rallentata la linea Palermo-Trapani, fra Castelvetrano e Trapani. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) sono al lavoro per ripristinare le condizioni di circolazione. Per garantire la mobilità, è stato attivato un servizio sostitutivo con bus.

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