L’addio a Sebastiano Tusa

A Palazzo d'Orleans la camera ardente per l'ex assessore regionale morto sette mesi fa in un incidente aereo in Etiopia. Musumeci: "Il ritorno a casa delle spoglie è una consolazione"

PALERMO – C’è la vedova, Valeria Livigni, ci sono il governatore Nello Musumeci e il suo vice Gaetano Armao ai lati della sala delle colonne, a Palazzo d’Orleans – sede della Presidenza della Regione siciliana – dove al centro è stata posizionata la bara con le spoglie di Sebastiano Tusa, l’archeologo ed ex assessore ai Beni culturali morto nella tragedia aerea in Etiopia lo scorso 10 marzo.
“Preferisco non dire niente e stare in silenzio, perdonatemi” dice Valeria Livigni guardando la bara, dove davanti è stata poggiata una corona di rose rosse con il vessillo della Regione. Gli assistenti di Palazzo d’Orleans accolgono, al piano terra e fino al secondo piano dove si trova la sala delle colonne, autorità e persone comuni che stanno rendendo omaggio all’archeologo, le cui spoglie sono state consegnate stamani alla famiglia dopo 7 mesi dalla strage. La camera ardente rimarrà accessibile fino alle 21.30. I funerali si svolgeranno domani, alle 10, nella Chiesa di San Domenico, il pantheon dei siciliani illustri, dove si trovano anche le spoglie di Giovanni Falcone.
“Il ritorno finalmente a casa delle spoglie di Sebastiano Tusa costituisce una consolazione spirituale per quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene e per me in particolare – sottolinea commosso il presidente della Regione -che l’ho chiamato al ruolo di governo, condividendone ansie e speranze. Il Palazzo della Regione lo accoglie con un sentimento di gratitudine e di sincera commozione. Almeno avremo una tomba sulla quale deporre un fiore. Riposi in pace!”.

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