Inquinamento causa anche malattie mentali?

di Nuccio Sciacca - Nei più piccoli raddoppierebbe il rischio di schizofrenia

Lo smog soffoca i polmoni e accorcia le vite. Non solo: sarebbe anche collegato a un rischio più elevato di malattie mentali, secondo quanto emerge da uno studio basato su dati sanitari che ha coinvolto milioni di persone negli Stati Uniti e in Danimarca e pubblicato da Plos Biology.
Le persone esposte all’aria di scarsa qualità in entrambi i Paesi hanno infatti fatto registrare maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di disturbo bipolare o di depressione. Ci sono alcuni fattori scatenanti noti per le malattie mentali, ma l’inquinamento è una direzione di ricerca nuova. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che l’inquinamento atmosferico uccida 7 milioni di persone ogni anno, equivalenti a 13 morti ogni minuto. Una cifra superiore al totale combinato di guerre, omicidi, tubercolosi, HIV, Aids e malaria.
Potrebbe abbreviare l’aspettativa di vita dei bambini nati oggi di una media di 20 mesi, secondo una ricerca pubblicata quest’anno dall’associazione no profit statunitense Health Effects Institute. I ricercatori hanno confrontato i dati sanitari e l’esposizione all’inquinamento locale per 151 milioni di residenti negli Stati Uniti e 1,4 milioni di danesi.
Per questi ultimi hanno confrontato la salute mentale con l’esposizione all’inquinamento atmosferico fino all’età di 10 anni, mentre negli Stati Uniti hanno osservato i livelli di inquinamento in tempo reale. L’esposizione infantile è risultata collegata a un aumento più che doppio della schizofrenia tra i pazienti danesi, nonché a tassi più elevati di disturbo della personalità, depressione e disturbo bipolare. I dati statunitensi hanno evidenziato che la scarsa qualità dell’aria era associata a livelli più alti di disturbo bipolare e depressione, ma non hanno trovato una correlazione tra altre condizioni come schizofrenia, epilessia e malattia di Parkinson.

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