Pediatri etnei si mobilitano per piccolo disabile africano

di Nuccio Sciacca - Donate protesi degli arti superiori grazie a un tam-tam mediatico partito dal Congo

Grazie a due associazioni di medici pediatri (Fimp e Paidos), il piccolo Miracle Mbrlze Allmasl, nato nel 2012 senza arti superiori, potrà cambiare la sua vita con due protesi altamente sofisticate tecnologicamente.
La sua storia ha commosso e messo in movimento associazioni di tutto il mondo. Miracle nel piccolo villaggio di Kilomoni (Congo) dove padre Amato, a capo di un piccolo gruppo di volontari, ha realizzato un orfanotrofio salvando tanti bambini destinati a morire per carenza di cure e, soprattutto, alimenti.
Qui padre Amato fa sì che Miracle vada a scuola apprendendo a scrivere con le dita dei piedi raggiungendo ottimi livelli tanto da essere considerato tra i più bravi della classe. Ma Miracle non sorride, si sente differente dagli altri bambini ed è consapevole che la sua menomazione lo rende ulteriormente “diverso”. Ed ecco che padre Amato si prodiga per trovare una soluzione che migliori la qualità di vita di Miracle: una protesi!
E così parla con un suo grandissimo amico, Mario, un pediatra che fa il volontario presso il centro Cara di Mineo, con dedizione, amore e professionalità. Mario si attacca al telefono: amici, associazioni, istituzioni, ospedali… Riesce a trovare un centro (Rtm Otto Bock Soluzioni Ortopediche di Budrio) che tramite l’associazione Alex Zanardi dà disponibilità a fornire assistenza e protesi per Miracle.
Ma documentazioni e viaggio per il piccolo e la madre costano e allora via ancora con il telefono. Mario ripercorre le sue amicizie chiedendo un sostegno economico a cui rispondono i pediatri della Fimp e della Paidos. Grazie a loro Miracle oggi ha due protesi che gli permettono di scrivere anche con le mani e di avere una qualità di vita certamente diversa.
Nella foto da sn Alessandro Manzoni, Antonino Gulino, Alberto Fischer, Tommaso Leggio e Salvatore Bonforte

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