Rapine nell’Acese, stop al commando

Video: in azione armati col casco in testa

Assalti armati a uffici postali, farmacie, distributori di benzina e supermercati sempre con lo stesso modus operandi: 5 arresti. FOTO E NOMI - VIDEO

CATANIA – I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip, nei confronti di cinque persone indagate dalla locale Procura distrettuale per rapina aggravata in concorso e ricettazione.
Secondo l’accusa gli arrestati fanno parte di un commando ‘seriale’ che, tra il maggio e il luglio 2018, ha perpetrato una serie di assalti a istituti di credito ed esercizi commerciali nella zona dell’Acese.
Il gruppo aveva un modus operandi che seguiva una connotazione ben definita che prevedeva l’utilizzo di armi da fuoco, il volto travisato e una particolare efferatezza nell’esecuzione delle azioni criminali.
Nel corso delle indagini è stata accertata la responsabilità degli indagati per la commissione di 6 rapine, di cui una tentata, effettuate ai danni di uffici postali, farmacie, distributori di benzina e supermercati di Acireale, Aci Catena, Viagrande e San Giovanni La Punta.

La banda operava eseguendo, in maniera rigorosa, un efficace modus operandi: dopo i sopralluoghi effettuati per vagliare l’obiettivo e le vie di fuga, i malviventi rubavano le auto necessarie per effettuare le rapine, che venivano immediatamente abbandonate dopo le rapine.
I ruoli degli indagati erano ben definiti: c’era infatti chi si occupava di rubare le auto, chi effettuava i sopralluoghi, chi svolgeva il ruolo di “palo”, chi guidava i mezzi e chi, materialmente, faceva irruzione, sempre travisato da passamontagna o da casco integrale, all’interno dei luoghi da rapinare.
Il commando aveva creato preoccupazione tra i commercianti acesi, sia per la rapida successione delle rapine, tutte effettuate nell’arco di poche settimane, sia per la ferocia e l’efficacia con la quale venivano effettuate.
Gli arrestati sono: Giuseppe Rosario Marino, 37 anni, già detenuto nel carcere di Catania Piazza Lanza; Davide Copercini, 34 anni; Letterio Danilo Cannavò, 35 anni; Giuseppe Cannavò, 24 anni, e Giuseppe Sebastiano Pagano, 42 anni.

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