Papino: licenziamenti a raffica

Proclamato lo sciopero generale: l'azienda di elettrodomestici ha già chiuso punti vendita a Catania, Misterbianco, Milazzo e Modica. Acque agitate anche ad Agrigento

PALERMO – I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato per domani lo sciopero regionale dei lavoratori della società “Papino elettrodomestici spa”. L’azienda aveva comunicato l’avvio delle procedure di licenziamento per 83 dipendenti impiegati in alcuni dei 32 punti vendita del gruppo, di cui 31 in Sicilia ed uno a Benevento.
Le difficoltà sono state registrate a Catania dove sono cessate le attività al centro commerciale “I Portali” e a Misterbianco mentre si è ridotta l’attività logistica del magazzino e del reparti amministrativo. A Messina ha chiuso il punto vendita di Milazzo, a Ragusa ha chiuso il punto di Modica e si è ridotta l’attività di quello di Vittoria. Sono 47 gli esuberi a Catania, 23 nel Messinese e 13 nel Ragusano.
I sindacati di categoria ricordano che era stata avanzata la proposta di accedere agli ammortizzatori sociali in attesa di vedere concretizzata la volontà di alcuni operatori del settore interessati alla catena, ma dall’azienda non è arrivata alcuna risposta.
Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno chiesto il bilancio del 2018 e hanno auspicato che l’azienda faccia chiarezza sulla situazione finanziaria e sulle reali intenzioni riguardo alle trattative con altri soggetti per una possibile cessione. Ad Agrigento, ad esempio, “pur in assenza di procedura l’azienda sta svuotando i punti vendita con il rischio di aggravare la crisi e procurare altri licenziamenti”.
scroll to top