“Mercato in entrata chiuso”

Presentati Dall'Oglio e Di Molfetta (foto Galtieri). Argurio: "Squadra già competitiva così, non vogliamo alterare equilibri. Da cedere 4-5 elementi. Troppa euforia? Avellino è in archivio, pensiamo solo al Francavilla"


Ancora presentazioni in casa Catania. Stavolta è il turno di Jacopo Dall’Oglio e Davide Di Molfetta, che a Torre del Grifo hanno incontrato la stampa insieme con il ds Christian Argurio.
ARGURIO – “Dall’Oglio e Di Molfetta sono due obiettivi che avevamo in testa sin dall’inizio del mercato: Jacopo lo volevano con noi da anni, Davide lo abbiamo seguito con grande interesse e credo sia il giocatore perfetto per il nostro modulo di gioco. La vittoria al debutto? L’euforia per il 6-3 fa piacere perché causata da una prestazione importante, ma la squadra e l’ambiente non devono pensarci più. Ci stiamo concentrando solo sul Francavilla, avversario di categoria, tosto e difficile da scardinare. Il mercato? In entrata è chiuso. Riteniamo che la squadra sia già competitiva così, non vogliamo alterare gli equilibri del gruppo. Soluzioni sugli esterni d’attacco oltre Di Molfetta e Sarno? Abbiamo Mazzarani, Catania, Barisic che sta migliorando fisicamente e rientrerà appena ritrovata la condizione. Cessioni? Rizzo, Fornito e Brodic sono i tre elementi che andranno via in questa sessione di mercato, oltre a qualche giovane come Liguori e Rossetti”.
DALL’OGLIO – “Volevo venire a Catania da tempo, già nel 2014. Sono stato vicino a questo club più volte, finalmente è arrivato il momento giusto. Conosco bene il 4-3-3, con Camplone mi sono subito trovato a mio agio. In questo gruppo ci sono elementi che con la C non c’entrano nulla. Meglio da mezzala o da mediano? Preferisco la prima opzione”.
DI MOLFETTA – “La società mi ha cercato con insistenza e mi ha convinto in fretta. Negli ultimi anni mi è mancato il gol, anche perché sono stato impiegato in tanti ruoli, incluso quello di terzino: qui sono convinto che andrà diversamente. I miei punti di forza? Il dribbling, la capacità di mandare a rete i compagni e lo spirito di sacrificio per la maglia”.

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