Vacanze, fuga e manette a Giardini

Si è conclusa la latitanza del boss calabrese Francesco Riitano, intercettato dai carabinieri in Sicilia dove si trovava con la famiglia

GIARDINI NAXOS (MESSINA) – Era in vacanza con i familiari Francesco Riitano, alias “Cicciariello Andreacchio”, il latitante arrestato dai carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali di Catanzaro e Messina.
Al momento dell’irruzione dei carabinieri ha anche tentato una fuga, saltando seminudo da un balcone, ma è stato bloccato. Da tempo il Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro, insieme allo Squadrone eliportato cacciatori di Vibo Valentia e agli specialisti del Ros, avevano posto in essere una capillare attività di indagine tra Calabria e Lombardia per la sua cattura, sotto il diretto coordinamento del Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, del Procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e del sostituto procuratore Debora Rizza.
Riitano era ricercato per un provvedimento di cattura emesso nel 2017 dal Gip del Tribunale di Milano per avere promosso, organizzato e finanziato un’associazione con base logistica ad Arluno (Milano) finalizzata all’importazione di cocaina dal Sudamerica.
La svolta che ha portato alla sua cattura è arrivata nelle ultime settimane, quando si è avuta conferma della presenza di Riitano in Sicilia. Le operazioni di localizzazione del latitante si sono protratte per giorni con l’impiego di sofisticate apparecchiature tecnologiche ed hanno permesso di sorprendere l’uomo che era a cena in compagnia di famigliari in un appartamento fittato in una residenza turistica di Giardini Naxos. Riitano, al momento dell’arresto, aveva con sé carta di identità, patente e passaporto italiano falsificati e intestati ad un nome di fantasia, denaro contante e telefoni cellulari.

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