Catania, furto e rapina dopo l’evasione

Eludono i domiciliari e l'obbligo di dimora: la polizia li coglie in flagrante, li insegue e li arresta

Erano sottoposti rispettivamente agli arresti domiciliari e all’obbligo di dimora con presentazione alla polizia, invece andavano in giro per Catania e rubare e rapinare. La polizia ha fermato due uomini, il 36enne Luigi Bongiorno e il ventunenne Leonardo Castelli.
Il primo è stato notato dagli agenti di una volante in via Botte dell’Acqua, vicino all’ospedale Vittorio Emanuele: era alla guida di uno scooter Honda SH, spinto da un ragazzo con un altro motociclo. I poliziotti hanno intimato l’alt ai due giovani che, per tutta risposta, sono scappati immediatamente.
Bongiorno ha abbandonato lo scooter e ha tentato la fuga a piedi, ma è stato bloccato; l’altro ragazzo è riuscito a dileguarsi. Gli agenti hanno scoperto che il 36enne era agli arresti domiciliari e che il motociclo era stato appena rubato.
Castelli è stato catturato alle 5.30 del mattino dopo la segnalazione di una rapina in via Di Prima, nel quartiere San Berillo Vecchio. Quando i poliziotti sono arrivati hanno trovato un uomo che cercava di riappropriarsi del cellulare che gli era stato strappato. Il ladro è riuscito a divincolarsi dalla presa ed è fuggito, ma gli agenti lo hanno raggiunto dopo alcune centinaia di metri. Castelli era sottoposto all’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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