Salvati i 788 dipendenti della Sma

Quasi tutti i 33 punti vendita diventeranno supermercati Decò, i dipendenti manterranno le stesse condizioni contrattuali e contributive. Arena diventa leader della Gdo in Sicilia

PALERMO – E’ stato siglato l’accordo coi sindacati Uiltucs Uil, Filcams Cgil e Fisascat che salvaguarda tutti gli 800 dipendenti dei supermercati Sma alle medesime condizioni contrattuali e retributive. Quasi tutti i 33 punti vendita dell’Isola passeranno ad alcune società legate al gruppo Arena ed a insegna Decò.
“Si chiude positivamente – commenta il segretario generale della Uiltucs Sicilia Marianna Flauto – una delle vertenze più delicate degli ultimi anni. Abbiamo garantito i livelli occupazionali di tutto il personale alle medesime condizioni, compresi i 22 dipendenti di Misterbianco. Con questo accordo si sancisce l’uscita definita di Sma dalla Sicilia, situazione che aveva creato molti timori tra i mille dipendenti, 180 dei quali sono andati in mobilità, perché molti di loro erano alle dipendenze di questa azienda da più di 30 anni”.
Con questa operazione Decò diventa leader della GDO in Sicilia con un progetto di espansione che nei prossimi giorni vedrà anche l’acquisizione di una parte dei negozi Cambria a insegna Spaccio alimentare. Una ventina di punti vendita andranno al gruppo Arena a insegna Decò, mentre 14 negozi di dimensione più piccola passeranno alla New Fdm del gruppo Radenza a insegna Crai.
“Accogliamo con favore – prosegue Flauto – l’acquisizione dei punti vendita da parte del gruppo Arena, un gruppo solido che ha deciso di investire in Sicilia e rilanciare negozi che sembravano fuori mercato dal punto di vista organizzativo e soprattutto strutturale”.
La nuova proprietà ha assicurato un consistente piano di investimenti per ristrutturare i punti vendita della durata di circa un anno. Durante questo periodo i lavoratori saranno sostenuti dalla cassa integrazione. Sono 33 i punti vendita interessati (sei a Messina, sei a Palermo, uno a Bagheria, 11 a Catania, due a Mascalucia, uno a Priolo, uno a Lentini, uno ad Acireale, uno a Riposto, uno a Sant’Agata di Militello e due a Siracusa).
L’intesa, giunta dopo un’estenuante trattativa aperta all’indomani della notizia della vendita delle quote azionarie di Auchan Retail a Conad – ad eccezione dei negozi Sma della Sicilia – e dopo la recentissima procedura di mobilità aperta da Sma e conclusasi con la fuoriuscita volontaria di 177 lavoratrici e lavoratori, segna un risultato positivo raggiunto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Sicilia dopo la decisione del colosso francese della moderna distribuzione organizzata di abbandonare l’Italia.
“Soddisfazione per il risultato raggiunto che ha permesso di garantire 788 livelli occupazionali” è stata espressa anche dal segretario generale Filcams Cgil Palermo e Sicilia Monja Caiolo, che parla di “un dato non da poco considerato l’attuale scenario della grande distribuzione alimentare in Sicilia, segnato dal fallimento del Gruppo Abate, Gicap e Cambria e con altre realtà che stanno vivendo preoccupanti difficoltà” e di “disagi non indifferenti che stanno mettendo in ginocchio i servizi esternalizzati come la logistica.
L’unico rammarico – prosegue la sindacalista – è che, nonostante gli sforzi profusi, non si sia riusciti ad individuare un ‘paracadute’ per questi lavoratori. Ma il nostro impegno proseguirà, portando tale fenomeno all’attenzione del Governo regionale”

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