Ars, boccata d’ossigeno all’editoria siciliana

Presentato un Ddl che prevede lo stanziamento di un milione di euro nel 2019 a sostegno dei livelli occupazionali. Sammartino: "Settore strategico per la democrazia"

PALERMO – “Un disegno di legge per le imprese dell’informazione locale che prevede misure di sostegno ai livelli occupazionali dei lavoratori introducendo alcune tipologie di interventi e lo stanziamento, per il 2019, di un 1 milione di euro. Una vera boccata d’ossigeno ad un settore in profonda crisi”.
Il Presidente della Commissione Cultura, Formazione e Lavoro all’Ars, Luca Sammartino, ha presentato, come primo firmatario, un disegno di legge sullo sviluppo dell’editoria in Sicilia. La proposta, condivisa dai capigruppo di maggioranza e opposizione, modificherà alcune norme della legge regionale del 30 dicembre del 2013.
Previsto lo stanziamento di contributi per la stabilizzazione del personale con contratti non a tempo indeterminato, di contributi per la realizzazione di progetti aventi un particolare rilievo informativo per le comunità locali e il sostegno alla formazione del personale direttivo e giornalistico stabilmente impiegato nelle imprese.
“Nel segno del principio di trasparenza le pubbliche amministrazioni – prosegue il parlamentare – dovranno pubblicare sulle testate cartacee e online non solo degli atti delle procedure di gare, compresi i subappalti, ma anche tutti gli avvisi post informazione per consentire la repressione della corruzione e dell’illegalità, sotto pena di responsabilità per i dirigenti inadempienti”.
“La Regione, gli enti locali e le partecipate – continua Sammartino – dovranno divulgare su almeno due dei principali quotidiani a diffusione locale, i propri dati di bilancio evidenziando le risorse finanziarie, umane e strumentali utilizzate da vari enti nel perseguimento delle diverse finalità istituzionali, dei risultati conseguiti con riferimento al livello di copertura ed alla qualità dei servizi pubblici forniti ai cittadini”.
“Il settore dell’editoria in Sicilia – conclude il presidente della V commissione ARS – è strategico per la democrazia perché non si tratta solo di salvare posti di lavoro ma anche di garantire ai siciliani una corretta e libera informazione”.

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