L’afa brucia Catania, paura alla Plaia. I bagnanti scappano via mare

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Chiuso il viale Kennedy, fiamme sulla spiaggia: coinvolti anche il Maeva, Le Palme e il Lua Beach, centinaia di persone, tra i quali decine di bambini della colonia Don Bosco, soccorse dai gommoni dei vigili del fuoco. Stop Fontarossa per l'intervento dei Canadair. A Picanello evacuate due famiglie di senzatetto. Situazione critica in tutta la provincia etnea. Pericolo rientrato a San Vito Lo Capo. FOTO VIDEO1 VIDEO2

VIDEO: "Vadda cchi c'è dda"

VIDEO: "Tutti in fuga dalla Plaia"

VIDEO: I roghi e la devastazione dall'alto

FOTO: Vigili del fuoco in azione in tutta la provincia etnea

CATANIA – Giornata di caldo intenso in tutta la Sicilia, con la colonnina di mercurio oltre i 40 gradi, e momenti di paura alla Plaia di Catania. L’afa proveniente dal Nordafrica, secondo le previsioni, darà tregua solo a partire da domani, intanto si moltiplicano gli incendi in tutta l’isola. Dalle prime ore del pomeriggio il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha attivato la sala operativa a Palazzo del governo per coordinare le iniziative per fare fronte agli incendi in città e provincia.

Le squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania hanno eseguito interventi di soccorso in tutta la provincia etnea, principalmente per incendi di sterpaglie e macchia mediterranea. Le situazioni più gravi sono state segnalate in via Anfuso, in zona Picanello, dove due famiglie di senzatetto sono state evacuate. La polizia ha rimosso delle bombole da alcune baracche fatte sgomberare prima che le fiamme le distruggessero. Salvato anche un cane grazie ad un residente.
Situazione critica alla Plaia. Chiuso temporaneamente al traffico il viale Kennedy, dove una squadra è stata impegnata nello spegnimento di un incendio a ridosso della carreggiata, nei pressi del boschetto, mentre un altro incendio si è sviluppato al Lido Europa, completamente devastato dal rogo. I bagnanti si sono riversati in mare per paura delle fiamme che, spinte dal vento, si sono spostate velocemente sulla spiaggia. Un vigile del fuoco che operava in quella zona è stato trasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania, sembrerebbe per un malore improvviso.

Centinaia di bagnanti sono stati inoltre soccorsi via mare con gommoni dei sommozzatori e della sezione navale dei vigili del fuoco: 40 bambini che erano rimasti bloccati nel lido Azzurro e nella colonia Don Bosco sono stati messi in salvo da motovedette della capitaneria di porto. Altri 15 bambini sono stati soccorsi al lido Le Palme e trasferiti via mare con un gommone dei vigili del fuoco. Decine le auto distrutte dal rogo. Allontanati d’urgenza anche i cani del gruppo cinofilo e i cavalli della polizia di Stato, che erano alloggiati nel vicino boschetto della Plaia. In volo mezzi aerei del corpo forestale, della marina militare e dei pompieri. Per permettere l’intervento dei Canadair, la Sac ha deciso di sospendere l’operatività dell’aeroporto Fontanarossa per 90 minuti. “I passeggeri sono pregati di informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree – si legge in una nota di Sac – Informazioni sull’operatività generale dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it”
Secondo le testimonianze le fiamme avrebbero raggiunto e danneggiato anche altri tre stabilimenti balneari, il lido Maeva, il lido Le Palme e il Lua Beach, e il rifornimento di carburante di fronte al lido La Cucaracha. I vigili del fuoco riferiscono di “condizioni meteo sono proibitive. Temperature altissime e vento forte che soffia verso il mare, hanno sicuramente generato e alimentato fenomeni di “spotting”, ovvero di proiezione di faville incandescenti anche a grandi distanze, dalla vegetazione che bruciava dalla parte opposta della strada”. Due incendi si sono registrati anche a Belpasso, in via Roma nei pressi del campo sportivo e in via Campo delle Ginestre.
Il capo del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo, sarà domani a Catania per un sopralluogo nei luoghi dove, oggi pomeriggio, si sono sviluppati i roghi.
Unimpresa-Assoesercenti Catania ha manifestato la propria vicinanza nei confronti dei titolari degli stabilimenti balneari coinvolti nel rogo: “Occorre – commenta il direttore provinciale di Unimpresa Salvo Politino – che le istituzioni territoriali facciano più controlli sulle condizioni di pulizia dei terreni privati e demaniali al fine di evitare ancora catastrofi del genere. Unimpresa Catania chiede subito che la Regione e il Comune intervengano immediatamente, convocando un tavolo con i titolari dei lidi colpiti dalla catastrofe e con le associazioni di categoria, al fine di predisporre degli aiuti per il risanamento e la ricostruzione degli stabilimenti nel più breve tempo possibile. I lidi della Plaia di Catania sono il cuore pulsante e punto di riferimento della stagione estiva catanese ed occorre che vengano trovate soluzioni nel più breve tempo possibile”.
Per il presidente della Regione, Nello Musumeci a determinare gli incendi “non è solo l’eccezionale ondata di caldo ma, con molta probabilità, anche una criminale attività dolosa che stavolta nulla avrebbe a che vedere con la nota logica dei pascoli. Almeno questo ci riferiscono i nostri operatori mobilitati sul fronte del fuoco. In atto sono ben ventidue gli incendi attivi sull’Isola, di cui due gravissimi”.
“Sullo sfondo di questa grave emergenza si evidenzia – lasciatemelo dire – la disarmante, carente attività preventiva di molti Comuni e dei privati nel predisporre anzitempo, come la legge impone, i viali tagliafuoco nelle aree agricole o in quelle incolte. La amara verità è che serve in Sicilia una nuova coscienza civica capace di coinvolgere tutti e far sentire ognuno responsabile nella  prevenzione del rischio, per una concreta cultura dell’ambiente” conclude Musumeci.

Un incendio di sterpaglie è divampato pure sull’autostrada Catania-Messina, un chilometro dopo lo svincolo di Acireale in direzione della Città dello Stretto. Le fiamme, che avevano interessato la corsia di emergenza, sono state spente dai vigili del fuoco di Catania.

A Palermo un incendio è divampato in via Poggio del Pineto, nei pressi della montagna che sovrasta la discarica di Bellolampo. Sul posto si sono recate diverse squadre dei vigili del fuoco. In azione due Canadair. Le fiamme insidiano alcune villette e le famiglie che vi abitano sono state evacuate.
Rietrato l’allarme nella riserva dello Zingaro. Le fiamme hanno minacciato il villaggio turistico Calampiso, dove, durante la notte, sono state evacuate precauzionalmente alcune famiglie. Impegnati nell’attività di soccorso 15 carabinieri, personale della polizia municipale del Comune di San Vito Lo Capo, della Capitaneria di Porto di Trapani, con 4 motovedette, e della Guardia di Finanza con 2 motovedette, oltre che alcuni gommoni di privati cittadini, 2 pescherecci della flotta di San Vito Lo Capo e un natante che effettua l’attività di pesca-turismo.
Gli evacuati, a piccoli gruppi, sono stati prima fatti salire sui natanti più piccoli che nel frattempo avevano raggiunto la spiaggia sotto il villaggio e sono stati poi trasbordati sulle imbarcazioni più grandi e quindi trasferiti al porto di San Vito Lo Capo. Da lì, tramite 2 bus navetta e un pullman messi a disposizione dal Comune, e un mezzo dei vigili del fuoco, sono stati portati al Teatro Comunale, all’ingresso del paese, dove è stato allestito un punto di ristoro.
All’alba è giunto a San Vito Lo Capo anche il Prefetto di Trapani Ricciardi che assieme ai vigili del fuoco e al comandate provinciale dei carabinieri, Gianluca Vitagliano, ha effettuato un sopralluogo nella zona colpita dall’incendio, dove nel frattempo le fiamme erano state domate grazie anche all’intervento di 2 canadair, revocando il provvedimento di evacuazione. Le persone hanno così potuto fare rientro nella struttura ricettiva, sempre a bordo dei 3 mezzi messi a disposizione del Comune e di un mezzo dei vigili del fuoco. Gli ultimi 80 sono tornati al villaggio verso le 9 di questa mattina.
A Pachino (Sr) è stato denunciato un agricoltore di 65 anni è stato sorpreso dai carabinieri mentre innescava diversi focolai di incendio in un terreno lungo la Sp 21 Pachino-Portopalo. Sono state spente le fiamme, che si stavano propagando con facilità tra le sterpaglie, complici le temperature elevate e la fitta vegetazione. Nell’auto dell’uomo i militari hanno trovato due contenitori di plastica contenenti in tutto circa tre litri di benzina.
Due roghi sono divampati anche nel Siracusano nella zona delle saline di Priolo Gargallo, vicino la centrale Enel Archimede, lungo il litorale di Agnone Bagni. L’incendio, di vaste dimensioni, ha fatto temere per la sorte dei fenicotteri ospitati nella Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, coinvolta dalle fiamme. Evacuata la spiaggia di Marina di Priolo, dove c’erano numerosi bagnanti, invasa dal fumo nero. In azione Vigili del fuoco, gli uomini della Forestale e della Protezione civile ed un Canadair.

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