Anche la nave Alex approda a Lampedusa: “Arrivati prima della guardia di finanza”

Il veliero di Mediterranea con a bordo 41 persone forza il blocco: scatta il sequestro, è scontro nel governo. Il capo missione: "Abbiamo agito correttamente". Malta autorizza sbarco della Alan Kurdi

LAMPEDUSA (AG) – Ancora scontri furiosi e parole grosse tra una ong e il vicepremier Matteo Salvini, ma anche di alta tensione nel governo con uno scontro tra Difesa e Viminale.
Stavolta al centro delle polemiche è il veliero Alex di Mediterranea Saving Humans con a bordo 41 persone tutte provenienti dalla Libia – 13 sono state fatte sbarcare ieri – che nel pomeriggio ha deciso di forzare il blocco imposto dal nostro governo e di attraccare a Lampedusa. Nella notte i migranti sono sbarcati a terra per effetto del sequestro penale disposto di iniziativa dalla guardia di finanza. L’equipaggio è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Si tratta del capo missione di Mediterranea, il parlamentare di Sinistra italiana Erasmo Palazzotto. Accanto al suo nome va ad aggiungersi quello del comandante del veliero Tommaso Stella che è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per gli articoli 1099 e 1100 del codice della navigazione, rispettivamente rifiuto di obbedienza a nave da guerra e resistenza o violenza contro nave da guerra. Per la Procura di Agrigento si tratta di “un atto dovuto”.
“Ancora non mi è stato notificato nulla, l’ho appreso dai giornalisti – ha detto Palazzotto -. Ce l’aspettavamo, è già successo con la Mare Jonio che abbiano indagato il comandante e il capo missione. Io non ho paura, è un atto dovuto. Del resto siamo stati noi i primi a rivolgerci alla magistratura per chiedere l’apertura di un’inchiesta. Questa volta siamo arrivato prima della guardia di finanza”.
Intanto, via libera dal governo di Malta allo sbarco dei 65 migranti a bordo della Alan Kurdi, la nave di Sea Eye. Saranno poi tutti ricollocati in altri Paesi europei, fa sapere il premier Joseph Muscat. La ong Sea Eye aveva fatto sapere che tre dei migranti a bordo sono collassati per il caldo e sono sottoposti a cure mediche acute:: “Abbiamo urgentemente bisogno di assistenza medica e di un porto sicuro per tutti quelli a bordo in modo da prevenire il peggio”.
Intanto si apre lo scontro nel governo: “Da giorni abbiamo offerto supporto al Viminale sulla situazione di queste ore e il Viminale lo ha respinto, in più di una occasione”, affermano fonti della Difesa. A stretto giro ribattono fonti del ministero dell’Interno: “In riferimento alle fonti della Difesa che sostengono di aver offerto supporto al Viminale, ottenendo risposta negativa, si segnala che il supporto è necessario per bloccare le navi che vogliono portare i clandestini in Italia e non per aiutarle nel trasporto”. Quindi, la controreplica della Difesa: “In riferimento alla replica del Viminale, si precisa che il supporto offerto, come già specificato ieri, riguardava il trasporto dei migranti a Malta. Se il Viminale avesse accettato, i migranti sarebbero già a Malta. È un mistero anche per noi il rifiuto espresso dal Viminale”.

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