Colpo al clan di Brancaccio, 25 arresti

Palermo. Droga, slot machine ed estorsioni tra gli interessi della famiglia di corso dei Mille: sequestrati beni per un milione di euro

PALERMO – La polizia ha eseguito, su delega della Dda di Palermo che ha coordinato le indagini, una misura cautelare, a carico di 25 persone accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, incendio, trasferimento fraudolento di valori aggravato, autoriciclaggio, detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e contrabbando di Tabacchi Lavorati Esteri.
L’operazione “Maredolce 2” condotta dalla squadra mobile, ha fatto luce su una delle articolazioni territoriali chiave nell’economia di Cosa nostra palermitana: il mandamento mafioso di Brancaccio e, in particolare, la famiglia di corso dei Mille.
Gli investigatori hanno radiografato l’economia di un clan mafioso già colpito, nel luglio del 2017, dall’operazione “Maredolce”. La droga, il business delle slot machine, il controllo di alcune case di riposo, le estorsioni sono solo alcuni degli interessi perseguiti dagli affiliati e documentati dalle indagini dei poliziotti.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati all’organizzazione beni per un valore approssimativo di un milione di euro.
In carcere sono finiti: Luigi Scimò, 56 anni, Salvatore Testa, 57 anni, Giuseppe Di Fatta, nato in Germania, 49 anni, Salvatore Giordano, 54 anni, Patrizio e Aldo Militello, di 41 e 46 anni, Giovanni De Simone, 57 anni, Pietro Di Marzo, 30 anni, Girolamo Castiglione, 65 anni, Stefano e Gioacchino Micalizzi, 57 e 32 anni, Vincenzo Machì di 57 anni.
Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Lorenzo Mineo, 59 anni, Filippo Maria Picone, 67 anni, Francesco Salerno, 49 anni, Enrico Urso, 35 anni, Santo Licausi, 36 anni, Paolo Leto, 28 anni, Gaetano Li Causi, 29 anni, Caterina Feliciotti, 34 anni, Paolo Rovetto, 25 anni, Pietro Rovetto, 44 anni.
Divieto di dimora per Giovanna D’Angelo, 53 anni, Pietro Mendola, 47 anni, Anna Gumina, 50 anni.

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