Cimice asiatica, il governo pensa alla “vespa samurai”

Per fronteggiare l'invasione dell'insetto incubo dei contadini si pensa ad un rimedio naturale 

Ormai è un’invasione. Nelle case o nei frutteti, la sua presenza è diventata asfissiante e per gli agricoltori anche dannosa. Al punto che la Halyomorpha Halys, il vero nome della cimice asiatica, è diventata l’incubo di coltivatori e cittadini. Questo insetto che arriva dalla Cina e dalla penisola coreana, dal 2012 ha colonizzato l’Emilia-Romagna e poi tutto il Nord Italia, ma si sta diffondendo a macchia di leopardo in tutta italia, isole maggori comprese.
Nonostante provenga dall’Oriente, la prima popolazione di cimici arrivata in Italia è stata importata dagli Stati Uniti. Anche in America, però, dopo oltre dieci anni, il problema non è stato risolto.
Per fronterggiare l’emergenza, il Governo vuole arruolare uno dei nemici naturali delle cimici. Si tratta di un altro insetto, la ‘Samurai wasp’, che qualcuno ironizzando ha paragonato a uno degli eroi dei fumetti della Marvel. Paragone che potrebbe essere azzeccato: questa vespa potrebbe diventare l’eroe per parecchi frutteti italiani e salvare intere coltivazioni. L’unico problema è che la sperimentazione potrà partire soltanto la prossima primavera con la deposizione delle uova. Un altro ostacolo è che la ‘Samurai wasp’ non potrà essere provata su larga scala, come prevede la normativa europea, molto restrittiva per quanto riguarda l’inserimento di specie nuove.
Il ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, sa come la pensa l’Europa: “Per l’utilizzo di antagonisti naturali provenienti dal territorio d’origine del parassita sarà prima necessario risolvere le problematiche legate al divieto d’introdurre in natura specie o popolazioni non autoctone, per evitare che si verifichi il medesimo problema”.

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