Rossi fa le valigie

Toni di congedo per il tecnico del Palermo: "Ho firmato solo per un mese, gli accordi erano questi. Grazie ai tifosi, mi hanno fatto risentire a casa"

PALERMO – Il futuro di Delio Rossi si conoscerà ufficialmente tra qualche giorno, anche se l’intervista rilasciata al sito ufficiale del club ha tutto il sapore di un saluto alla tifoseria rosanero.
Il tecnico di Rimini non nasconde la sua amarezza per quanto accaduto negli ultimi giorni con la prima sentenza del tribunale federale che aveva retrocesso il Palermo in Serie C, seguita da quella della corte federale d’Appello che ha optato per la penalizzazione di 20 punti.
“E’ arrivata questa sentenza e per me è difficile dare un giudizio su quanto deciso da un tribunale – spiega Delio Rossi – dico solo che i campionati dovrebbe deciderli il campo. Mi dispiace che non ci sia stata data la possibilità di poterci giocare i play off. Ho firmato solo per un mese, gli accordi erano questi, per provare a centrare l’obiettivo, poi c’erano delle situazioni pregresse per cui ha deciso un tribunale. Fortunatamente questa seconda sentenza è più mite e dà la possibilità al Palermo di ripresentarsi nel migliore dei modi al prossimo campionato”.
Delio Rossi aveva lasciato Palermo dopo la finale di Coppa Italia persa contro l’Inter nel 2011 con 40 mila tifosi palermitani a Roma. Negli ultimi anni è stata lontana dalla squadra, ma in questo ultimo periodo i sostenitori rosanero hanno dimostrato nuovamente di essere molto legati ai propri colori.
“Me ne sono andato in punta di piedi e sono tornato in punta di piedi in un momento particolare – spiega Rossi – In quel momento abbiamo toccato il punto più alto della storia del Palermo, adesso siamo in un periodo di transizione con qualche problema. Penso che nei momenti di difficoltà si vedano le persone, gli uomini, chi ci tiene davvero, è facile salire sul carro del vincitore quando le cose vanno bene. Non avevo dubbi sulla gente di Palermo, so quanto ci tengono. Qui sono stato apprezzato dal punto di vista umano e professionale, ecco perché non potevo dire di no. Per me Palermo significa stima e rispetto e c’è chi si siede quando pensa di avere guadagnato questo e chi come me non vuole deludere le persone e cerca di fare ancora meglio. Devo dire grazie alla gente perché sono andato via che ero uno di casa, sono tornato e mi hanno fatto risentire a casa. Vedere 30 mila persone col Cittadella, dopo averli lasciati con l’Inter significa che c’è affetto e stima nei mie riguardi e da li bisogna ripartire”.
Delio Rossi ha un messaggio per i tifosi del Palermo: “I momenti particolari non sono passati, in questo momento bisogna stare vicini al club, c’è una nuova proprietà, un nuovo inizio. Mi faceva tristezza vedere lo stadio vuoto in tv, io preferisco i fischi all’apatia o all’abbandono e vorrei che si capisse che il Palermo è un bene di tutti, non solo di chi gioca perché è il biglietto da visita di una città, di una regione”.
Rossi fa il bilancio della sua seconda breve esperienza in rosanero: “E’ un bilancio molto parziale perché manca la parte finale. In 10 giorni abbiamo giocato 4 partite in un momento in cui la squadra aveva dei problemi. Ho avuto la massima disponibilità dei ragazzi. La partita che vorrei rigiocare? Quella con il Livorno perché era la prima e perché il risultato finale non era quello giusto. Dal punto di vista tecnico la partita in cui ci siamo espressi meglio è stata quella con il Cittadella, dopo 15 giorni avevo visto già miglioramenti e la squadra aveva cominciato a mostrare qualcosa che gli avevo insegnato”.

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