Di Piazza è una Potenza

di Alberto Cigalini. Un'accelerazione supersonica dell'attaccante (foto Galtieri), in gol pure all'andata, permette al Catania di replicare al vantaggio dei lucani e di superare il turno. Gara volitiva degli etnei, che ora sfideranno una tra Triestina, Piacenza, Trapani e Pisa

a.cig.) In carrozza no, in motorino sì. Quello su cui salta su Matteo Di Piazza a tredici minuti dalla fine. Una sgommata paurosa per squarciare la difesa del Potenza e battere Ioime con un sinistro incrociato che spedisce il Catania al secondo turno della fase nazionale dei play off.
Nell’accelerazione a velocità supersonica dell’attaccante di Partinico – uomo qualificazione con due reti tra andata e ritorno – c’è tutta la voglia di un gruppo che non proprio non ci sta a mollare così il sogno promozione. Gli etnei esibiscono lo spirito battagliero e la coesione che servono in partite senza ritorno come questa, giocano da squadra, non mollano e alla fine vengono a capo di un avversario ben organizzato e uscito a testa alta dal Massimino tra gli applausi sportivi del pubblico di casa.
La partita è un lungo thriller. Nei 66 minuti che separano il sigillo di Lescano da quello di Di Piazza, il Catania vede le streghe. Un altro gol subito da angolo, proprio come all’andata, mette l’incontro subito in ripida salita: al Potenza basta muovere palla su un corner dalla sinistra per far saltare le marcature in area degli etnei, che perdono i riferimenti lasciando il centravanti argentino libero di spedire in fondo al sacco il cross di Emerson. Rete che somiglia a quella di Di Piazza a Potenza e che evidenzia problemi non risolti nella lettura dei piazzati.
Il Catania ha il merito di reagire con carattere. Il 4-3-1-2 confermato da Sottil con Carriero al posto di Bucolo in mediana come unica novità pende a destra perché sulla sinistra Marchese accusa la fatica e i postumi di un colpo rimediato domenica faticando a proporsi. Il Potenza replica con un 3-4-3 nel quale l’ago della bilancia è Ricci, uomo di collegamento tra centrocampo e attacco, pronto a sdoppiarsi nelle due fasi.
Gli etnei non vogliono attaccare una formazione a difesa schierata che in fase di non possesso abbassa i cursori e cercano verticalizzazioni immediate. Su una di queste Di Piazza, dopo avere scartato Sepe rientrando sul sinistro su lancio di Biagianti, non riesce a superare il reattivo Ioime da pochi passi.
Tra una protesta e l’altra per alcuni episodi dubbi in area lucana, il Catania spinge. Sarno si accende con un paio di giocate pregevoli e poi ci prova direttamente su punizione, quindi tocca a Di Piazza cercare il gol invano. Non avendo nulla da difendere, Sottil capisce che serve maggiore qualità in mezzo al campo e in apertura di ripresa rileva Carriero, ammonito, con Lodi rimpiazzando pure Marchese con Baraye. Raffaele, dal canto suo, inserisce il guizzante Bacio Terracino per sfruttare gli spazi in ripartenza e abbassa Ricci per un 3-5-2 che comunque non rinuncia alla fase offensiva.
Il Catania insiste, ci prova con Calapai ma trattiene il fiato due volte in pochi minuti: prima per un gol annullato per fuorigioco a Sepe su traversone di Emerson (segnalazione corretta, l’offside c’è) e poi per un salvataggio in extremis di Baraye, imperfetto in fase difensiva, su Guaita.
Sottil, che dopo l’intervallo è stato allontanato dalla panchina per proteste, butta nella mischia pure Curiale e Manneh, quest’ultimo per Biagianti, tentando il tutto per tutto con il 4-2-4. Dopo una giocata di Lodi sulla quale Di Piazza non arriva per un soffio, il punteggio rischia di cambiare su due punizioni di altrettanti specialisti: Emerson colpisce l’esterno della rete, Lodi pizzica il palo.
A far esplodere il Massimino ci pensa Di Piazza, che col Potenza ha un conto aperto (aveva segnato pure nella gara di ritorno della stagione regolare): Rizzo recupera palla in mediana, Curiale prolunga di tacco e innesca lo sprint impressionante dell’ex leccese, che va via a Di Somma, prende d’infilata Sales, evita la chiusura di Emerson e fredda Ioime col mancino.
E’ il gol-qualificazione, che i padroni di casa proteggono nel concitato finale rischiando (grosso) solo una volta: sul colpo di testa del nuovo entrato Franca su traversone del solito Emerson con palla fuori d’un soffio.
Il Catania va avanti. Giovedì mattina, il sorteggio dirà quale tra le teste di serie Triestina, Piacenza, Trapani (seconde classificate nei rispettivi gironi) e Pisa (migliore delle qualificate) sarà l’avversaria del prossimo turno, da affrontare con gara di andata in casa mercoledì prossimo e ritorno in trasferta. La corsa continua.
CATANIA-POTENZA 1-1
Catania (4-3-1-2): Pisseri 6; Calapai 6.5, Aya 5.5, Silvestri 5.5, Marchese 5 (1′ st Baraye 5.5); Carriero 5.5 (1′ st Lodi 6), Biagianti 6 (22′ st Manneh 5.5), Rizzo 6; Sarno 6.5 (39′ st Esposito sv); Marotta 5.5 (18′ st Curiale 6.5), Di Piazza 7. In panchina Bardini, Lovric, Valeau, Bucolo, Angiulli, Llama, Brodic. Allenatore: Sottil 6.5
Potenza (3-4-3): Ioime 6.5; Sales 5.5, Emerson 6.5, Sepe 6; Guaita 5 (30′ st Longo 6), Coppola 5.5, Dettori 6, Panico 6 (12′ st Di Somma 5); Genchi 5.5 (1′ st Bacio Terracino 5.5), Lescano 6.5 (30′ st Franca 6), Ricci 6.5 (18′ st Matera 6). In panchina Breza, Matino, Giosa, Di Modugno, Coccia, Piccinni. Allenatore: Raffaele 6.5
Arbitro: Camplone di Pescara 6.
Reti: 13′ st Lescano; 34′ st Di Piazza.
Note: spettatori 13.361 (323 nel settore ospiti), incasso 187.117 euro. Ammoniti: Carriero, Sepe, Coppola, Curiale. Allontanato dalla panchina l’allenatore del Catania, Sottil, per proteste. Angoli 7-2 per il Catania. Recupero: 1′; 5′.

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