“Grembiule a scuola, serve disciplina”

La proposta del ministro Salvini divide la politica. Attacchi dal centrosinistra: "Pensi a lavorare". I presidi: "Intervenga sui solai che crollano"

ROMA – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini lo va ripetendo da giorni: a scuola va reintrodotto il grembiule o la divisa. “Abbiamo nuovamente previsto l’educazione civica a scuola e vorrei che tornasse il grembiule per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l’ha di terza mano perché non può permettersela”, ha detto oggi durante un breve comizio a San Giuliano Terme (Pisa).
“Sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il duce, ma un Paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina – ha aggiunto – è soprattutto sui bambini che dobbiamo investire in educazione per non avere ragazzi che a vent’anni sono solo dei casinisti”.
I presidi, interpellati dall’Ansa, non sono contrari, ma evidenziano che le priorità per la scuola sono altre, a partire dal crollo dei solai che sempre più frequentemente si registra negli istituti.
“Reintrodurre il grembiule nelle scuole è possibile ma non mi sembra questa la questione fondamentale. L’emergenza – dice il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli – è un’altra: abbiamo i solai e i controsoffitti delle scuole che andrebbero monitorati, ogni settimana c’è’ un crollo. Finora su questo fronte non è stato fatto nulla”.
Anche l’idea di monitorare le scuole con una mappatura satellitare ad opera dell’Agenzia spaziale, lanciata dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti mesi fa, “è certamente utile ma per gli spostamenti esterni degli edifici. Qui sono le strutture interne da controllare, e può essere fatto anche con risorse limitate”, spiega Giannelli.
Intanto ai diretti interessati, gli studenti, l’idea di mettere il grembiule per andare a scuola non piace affatto: più della metà, il 52%, rispondendo a un sondaggio, si è detto contrario.
Plaude alla misura invece Mariastella Gelmini, presidente del gruppo Forza Italia alla Camera. “E’ misura condivisibile tant’è che lo ha reintrodotto il governo Berlusconi con la riforma del 2008, in cui c’era anche il voto in condotta. Non gli chiederemo il copyright… Le idee di centro-destra ci piacciono, anche quando copiate”, fa notare.
Forti polemiche arrivano invece dal centrosinistra. “Quattro giorni fa una ragazza è stata stuprata a Viterbo, ieri un commerciante è stato ucciso a Viterbo e c’è stata una sparatoria nelle vie di Napoli, questa mattina a Ostia un altro attentato. Dico a Salvini: per cortesia, meno comizi e fai il ministro dell’Interno almeno un’ora al giorno”, attacca il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“A Napoli si spara nelle strade, una bambina di 4 anni è stata colpita e rischia la vita ma il ministro dell’Interno, in perenne campagna elettorale, preferisce occuparsi del grembiule per i bimbi a scuola. Una vergogna”, gli fanno eco i senatori Pd Antonio Misiani e Franco Mirabelli.
“La verità è che Salvini cerca intenzionalmente la rima con il fascismo. Non può risentirsi se poi qualcuno lo paragona a Mussolini”, osserva il governatore della Toscana, Enrico Rossi.
“Salvini vuole il grembiule a scuola? Bene, ma prima investa sulla formazione dei docenti, sulla continuità didattica, sul tempo scuola esteso ovunque, sull’innovazione, sulle scuole sicure”, sprona la senatrice Pd Simona Malpezzi.

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