Catania, i 5 stelle incalzano Pogliese: “Sciolga il paradosso della riscossione”

Interpellanza al sindaco: "Vuole tagliare gli sprechi? Cominci a risolvere la questione del recupero tributi, affidato senza gara a una società esterna"

CATANIA – “Il sindaco Pogliese e l’amministrazione comunale hanno recentemente manifestato la volontà di razionalizzare le spese non più sostenibili da un ente ormai in dissesto. Gli sprechi evidenziati sono molti, ma il nodo cruciale rimane l’affidamento del servizio di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, in regime di proroga, alla Società Municipia Spa (ex RTI Engineering Tributi Spa)”. Il gruppo consiliare del M5s ha presentato una formale interpellanza (primo firmatario Graziano Bonaccorsi) al sindaco e all’amministrazione di Catania per comprendere quali provvedimenti intendano prendere per risolvere le criticità del servizio di riscossione tributi”.
“La grave crisi di liquidità del Comune è strettamente legata alla bassissima capacità di riscossione delle entrate, nonostante il servizio sia stato affidato, tramite gara, a una società esterna, il cui contratto, formalmente scaduto il 25 ottobre 2015, viene prorogato di anno in anno, senza avviare una nuova procedura di gara”, aggiungono i 5 stelle.
“Dell’annosa questione della riscossione di tutte le entrate proprie potrebbe anche farsi carico la task force, l’annunciato gruppo di lavoro che si costituirà a breve per il recupero della Tari, oppure, viste le gravi condizioni di cassa in cui versa il Comune, si potrebbe ricorrere a risorse interne”, suggeriscono i consiglieri del movimento.
“Un’amministrazione seria e trasparente – aggiungono – saprebbe togliere di mezzo le società di riscossione che ci riportano a un passato che favoriva i privati a danno del pubblico. Riscossione e accertamento devono essere gestiti direttamente dal Comune.”
Il M5s ricorda che “il servizio riscossione tributi fu aggiudicato (provvisoriamente ad agosto 2012 e, in via definitiva, dopo due mesi) alla RTI Engineering, ora Municipia, con durata triennale. Ma, di proroga in proroga, è stato protratto fino ad oggi. Inspiegabilmente, nel settembre 2012 (quindi mentre l’attuale Municipia era già affidataria provvisoria), l’amministrazione di allora indisse una nuova gara e il servizio fu aggiudicato alla Società Area Riscossione Spa nel giugno 2013. Un paradosso: due società autorizzate contemporaneamente a svolgere gli stessi compiti. L’amministrazione, per mettere una pezza al pasticcio, revocò l’incarico alla Società Riscossione, che fece ricorso al Tar. Conclusione? Il Tar, nel febbraio 2018, ha condannato il Comune al risarcimento dei danni e alle spese legali”.

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