Alluvione di Messina senza colpevoli. Familiari delle vittime: ‘Non c’è giustizia’

La Cassazione conferma l'assoluzione degli ex sindaci, nessun risarcimento per i parenti dei 37 morti. No a ricorsi delle parti civili

ROMA – Si chiude senza colpevoli e senza risarcimenti per i parenti delle vittime il processo per l’alluvione di Messina del 2009, che fece 37 morti.
La quarta sezione penale della Cassazione ha rigettato i ricorsi della procura generale di Messina e delle parti civili, rendendo definitiva la sentenza con cui la corte d’Appello ha assolto l’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e dell’ex sindaco di Scaletta Zanclea, Mario Briguglio.
I due ex primi cittadini erano stati condannati a 6 anni in primo grado, ma poi la Corte d’Appello di Messina aveva ribaltato la sentenza, assolvendoli “perché il fatto non sussiste” e revocando i risarcimenti.
Nell’udienza di ieri, la procura generale della Cassazione aveva aperto la porta almeno ai risarcimenti, chiedendo alla Corte di dichiarare la prescrizione, ma di accogliere gran parte dei ricorsi delle parti civili. I giudici hanno, invece, chiuso definitivamente quella vicenda giudiziaria.
Amara la reazione dei familiari delle vittime. “La giustizia non esiste” commenta Raffaella Maugeri la mamma di Leo e Christian, due fratelli morti nove anni fa durante l’alluvione. Nessun risarcimento quindi per le vittime e nessun colpevole per l’alluvione.
“Da premettere – prosegue Maugeri – che per me questo processo si è chiuso con l’appello. Ho fatto anche io ricorso in Cassazione, ma tutti sono andati per chiedere i risarcimenti, io avevo assicurato che prezzo ai miei figli non l’ho dato e non lo avrei dato perché anche in caso contrario avrei donato i soldi in beneficenza. A me interessava solo sapere chi era il colpevole di tutto questo, non è possibile non sia nessuno”.

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